C’e’ anche un filone relativo a concorsi nell’ inchiesta della Procura e del Gico della Guardia di Finanza di Bologna sulla sanita’. L’altro filone riguarda i rapporti tra industrie farmaceutiche e medici, che ha portato ad ipotizzare anche il reato di corruzione.


Complessivamente gli indagati sono alcune decine. La parte dell’inchiesta relativa ai concorsi e’ stata secretata.


Il filone sui concorsi, che ipotizza assegnazioni pilotate, riguarderebbe episodi degli ultimi due anni, a partire dal 2004. Va piu’ indietro nel tempo, partendo dal 2001, il resto dell’inchiesta, quella su case farmaceutiche e medici, che vede indagati, tra gli altri, il prof.Roberto Corinaldesi, a capo del dipartimento di medicina interna e gastroenterologia del policlinico Sant’Orsola di Bologna, uno dei fiori all’occhiello della medicina bolognese.


Un aspetto riguarda anche la sperimentazione dei farmaci, e sono circa una decina le aziende farmaceutiche coinvolte negli accertamenti. Tra le carte acquisite dagli investigatori nelle aziende anche quelle sulla strategia del cosiddetto ‘pushing up’, che cerca di imporre i farmaci grazie a figure di medici che fanno da ‘opinion leader’ per i colleghi, luminari che hanno una influenza nel loro settore di competenza. E in questo ambito si inserisce la sperimentazione di farmaci. Per una sperimentazione efficace ci vogliono 10 anni, ma il brevetto scade in 10 anni.
Allora ogni tre anni si puo’ modificare leggermente il principio del farmaco precedente con una nuova molecola che consenta di creare un nuovo farmaco e quindi di rendere superato anche il farmaco generico. E il compito degli opinion leader sarebbe proprio quello di colorire in modo magari piu’ vivace del dovuto un prodotto che magari ha una efficacia terapeutica minore.


E in un caso del genere si sono imbattuti gli investigatori bolognesi, in una delle molte intercettazioni telefoniche che hanno compiuto in questa inchiesta. E probabilmente partendo da telefonate intercettate e’ nato il filone dei concorsi, che ha indagati distinti rispetto a quello dei rapporti industrie farmaceutiche-medici. Quest’ultimo vede iscritti sul registro degli indagati poco meno di una decina di medici, tutti gastroenterologi. Numero simile anche quello dei rappresentanti legali delle case farmaceutiche indagati. Indagato poi il titolare dell’agenzia di viaggi da cui e’ partita tutta l’inchiesta. Gli accertamenti si sono mossi infatti da un accertamento su fatture false dell’agenzia di viaggi fatta dalla Guardia di Finanza.