“I cittadini modenesi sanno bene come funzionano i nostri servizi per gli anziani, ma il fondo nazionale per non autosufficienza dov’è? In Emilia-Romagna siamo oltre lo standard europeo per asili nido e scuole dell’infanzia, ma dove sono i nidi statali e quali risposte ha dato il ministro Moratti sulle scuole materne, se non quella di ridurre il personale costringendo i comuni a provvedere? E ancora, noi sappiamo bene quanto costa la politica per la casa del Comune di Modena, ma la politica per la casa del governo qual’è?” Sono parole del Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, che in mattinata è intervenuto all’assemblea degli amministratori della regione che si è tenuto a Bologna per iniziativa delle associazioni dei comuni e delle autonomie locali.

Il Sindaco ha sottolineato come sul fronte dei servizi e delle politiche che migliorano le condizioni di vita dei cittadini spesso i comuni abbiano coperto i vuoti lasciati dallo stato centrale, vuoti aggravati dalle scelte compiute da questo governo.

“Se la legge finanziaria non verrà modificata -ha ribadito il Sindaco- i comuni dovranno tagliare parti fondamentali delle proprie attività. A chi ed a cosa toccherà quindi: alla cultura, alle manutenzioni, alla sicurezza, allo sviluppo, al controllo ambientale, al sostegno alle scuole pubbliche e private, all’assistenza domiciliare? A cosa dovremmo rinunciare secondo il ministro Tremonti -dice Pighi- a cosa dovrebbero rinunciare i nostri giovani, gli anziani, le famiglie?”.

Il Sindaco di Modena giudica poi non solo poco seria, ma anzi decisamente offensiva l’equiparazione che il governo tenta di far passare tra tagli e sprechi: “vorrebbero far credere di operare per ridurre i presunti sprechi degli enti locali. Stanno andando oltre la solita manfrina -dice Pighi- il tentativo, tanto evidente quanto infantile, è di screditare Comuni ed amministratori.”

“Se la volontà è quella di costringere i Comuni a tagliare questi servizi, se il governo pensa di saper fare meglio ed a costi migliori, allora si accomodi, ma faccia sul serio e garantisca almeno lo stesso livello di risposta. Finalmente compia il suo dovere senza alibi, senza la sterile demagogia delle auto blu (che i comuni comunque non si possono permettere da tempo) e senza tentare di scaricare le responsabilità del danno compiuto su chi, anche in anno difficile, ha rispettato alla lettera il Patto di stabilità. Dato l’andamento dei conti pubblici -ha concluso il Sindaco di Modena- non mi risulta che il governo possa dire altrettanto.”