Condanna a cinque anni di carcere con il patteggiamento della pena davanti al Gup di Bologna Alberto Gamberini per il commerciante cinese di 40 anni, Q.M.Q, in italia da una decina di anni, accusato di aver abusato della figlia oggi quindicenne per sette anni, facendole credere che fosse una cosa normale.


La vicenda venne alla luce dopo una indagine condotta dal Pm Lorenzo Gestri e dai Carabinieri della Compagnia Bologna Centro.

L’uomo e’ in carcere dal momento dell’arresto, avvenuto nel novembre di un anno fa in flagranza di reato. Con il patteggiamento la pena dovrebbe diventare definitiva nel giro di un mese, quindi rimarra’ in carcere.


L’inchiesta’ comincio’ circa un mese prima dell’arresto, dopo una segnalazione arrivata dalla scuola frequentata dalla ragazzina. Gli insegnanti avevano notato in lei un profondo disagio, con comportamenti aggressivi verso compagni e docenti, frequenti assenze e una ‘sessualizzazione’ dei comportamenti.

Quest’ultimo segnale, che si manifesta attraverso linguaggi e atteggiamenti sessuali anomali rispetto all’eta’, e’ considerato un indicatore psicologico dell’abuso sessuale sui minori.


L’adolescente venne messa in contatto con un’assistente sociale, alla quale, dopo ripetuti colloqui, racconto’ di avere subito le prime attenzioni da parte del genitore all’eta’ di 8 anni, quando si trovava ancora in Cina e il padre gia’ lavorava in Italia. Gli abusi, che all’inizio l’uomo avrebbe giustificato sostenendo che si trattava di ‘cose normali’ fra un padre e una figlia, sarebbero poi proseguiti anche a Bologna, dove circa cinque anni fa si e’ trasferita l’intera famiglia: la madre, la quindicenne e il fratello di 17 anni.


Dal racconto della ragazza alle assistenti sociali era partita una segnalazione al Tribunale per i Minorenni e alla Procura ordinaria, che avevano affidato ai carabinieri gli accertamenti per verificare le accuse all’uomo. Dopo alcune settimane di indagini Q.M.Q. venne arrestato in flagranza dai militari.