Parte in queste ore il nuovo duro regime carcerario per i sei brigatisti condannati in primo grado per gli omicidi Biagi e D’Antona, tutti irriducibili. Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi, Diana Blefari Melazzi e altri tre appartenenti alle nuove Brigate rosse sono i primi non mafiosi costretti ad un duro regime carcerario.


L’introduzione del 41 bis avvenne nel 1992, dopo le stragi dove morirono i giudici Falcone e Borsellino. Lo Stato cercò in questo modo di colpire duramente i responsabili di quei fatti e di impedire ai boss mafiosi di comunicare con l’esterno.
Nel 2002 il Parlamento approvò all’unanimità il carcere duro anche per altre categorie di delinquenti: trafficanti di esseri umani e terroristi. Attualmente sono circa 600 i detenuti sottoposti alle restrizioni previste dal 41 bis