Dal 1° gennaio 2006 agricoltori, allevatori e pescatori diventeranno a tutti gli effetti protagonisti attivi della filiera alimentare. Con il nuovo anno, infatti, entreranno in vigore i nuovi regolamenti Ue per il settore alimentare – il cosiddetto “pacchetto igiene” – che prevedono norme più stringenti a carico dei produttori sul fronte della sicurezza e dei controlli.


Di queste importanti novità sul fronte della sicurezza alimentare si è discusso a Sicura, la convention nazionale sulla sicurezza alimentare promossa da Modena Esposizioni, in collaborazione con le Aziende USL di Modena, Bologna e Parma, e il sostegno della Camera di Commercio di Modena.

“La principale novità introdotta dai nuovi regolamenti comunitari è la necessità di garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la filiera produttiva”, ha spirgato Giovanni Ivano Zecchini dell’Azienda USL di Modena. “Questa innovazione impone agli operatori della produzione primaria il rispetto di requisiti minimi di igienicità diversi da quelli previsti dalla normativa nazionale finora vigente che, se disattesi, possono far scattare importanti sanzioni pecuniarie e penali”.

Sorge quindi il problema dell’integrazione fra leggi italiane e nuove norme comunitarie, che può causare episodi di errata interpretazione, come sottolineato dall’avvocato Valeria Pullini: “Per i prodotti lattiero-caseari, ad esempio, le norme italiane sono già più stringenti di quelle comunitarie che entreranno in vigore a gennaio. Si tratta di capire se anche in questi casi varrà la prevalenza delle norme comunitarie su quelle degli Stati membri, oppure se ci si orienterà diversamente”.

Per i produttori si profila dunque un nuovo approccio al proprio lavoro, ma essi possono contare anche sull’aiuto degli enti pubblici, come ha sottolineato nel suo intervento Davide Barchi dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna: “La Regione sta realizzando interventi di formazione per gli operatori della produzione primaria, nell’ottica della responsabilizzazione e della prevenzione piuttosto che della sola repressione”.

Tra i produttori di alimenti c’è anche chi è già preparato ad affrontare nuove e più stringenti norme igieniche. E’ il caso, ad esempio, dei produttori di Parmigiano-Reggiano: “Il nostro rigido disciplinare di produzione già da anni è in linea con le nuove norme europee, che si innesteranno su un background consolidato” ha sottolineato Marco Nocetti del Consorzio Produttori Parmigiano-Reggiano. “Agricoltori, stalle e caseifici che costituiscono la nostra filiera sono legati non solo da vincoli normativi, ma anche da un comune senso di responsabilità nei confronti del consumatore. Basti pensare che già adesso stalle e caseifici del Consorzio sono controllati – da Enti indipendenti – in media ogni anno”.