Acqua potabile. E’ veramente sicura? La comune “acqua del rubinetto” fatica a togliersi di dosso i luoghi comuni e la grande disinformazione dei consumatori che la relega agli ultimi posti nella graduatoria delle acque più consumate a favore delle acque minerali. Si è parlato di questo nella seconda edizione di Sicura, la convention nazionale sulla sicurezza alimentare promossa da Modena Esposizioni, in collaborazione con le aziende USL di Modena, Bologna, Parma e con il sostegno della Camera di Commercio di Modena, presso il quartiere fieristico di Modena.


Una recente indagine, condotta in collaborazione con ARPA Emilia Romagna, sezione di Modena, ha messo in luce una situazione di notevole affidabilità e sicurezza dell’acqua potabile per il consumo alimentare – ha detto Elisa Guerrieri di Federconsumatori. Tuttavia la popolazione percepisce solo in minima parte questa realtà e continua, invece, a ritenere che l’acqua condottata sia inadeguata al consumo umano. Ciò porta il consumatore ad acquistare acqua minerale oppure a valutare la validità dei depuratori domestici.” Solo il 30% della popolazione beve acqua dal rubinetto. Tra i motivi si evidenziano quelle legate al gusto e alla mancanza di fiducia nei confronti della sicurezza igienica.

Le stesse motivazioni sono quelle che portano l’80% degli italiani ad acquistare acqua minerale, percentuale che da anni pone il nostro paese in cima alla classifica mondiale per consumo pro-capite. “C’è una grande carenza di informazione in questo settore – continua Guerrieri – Non stupisce, quindi, che il settore delle acque minerali rappresenti un vero e proprio business, che ha risentito poco dei recenti “scandali” in cui sono state coinvolte alcune aziende di imbottigliamento a causa degli eccessivi valori riscontrati in diverse acque per arsenico e manganese, sostanze fortemente denunciate da FAO e OMS come pericolose per la salute di chi beve sistematicamente la stessa acqua senza controllo medico.



Tuttavia, persiste nel consumatore la convinzione che l’acqua minerale sia più sicura e pulita della potabile, spinta dalla pressanti campagne pubblicitarie. “Esistono molta disinformazione e luoghi comuni in merito alle caratteristiche dell’acqua potabile. Il cittadino non beve l’acqua potabile perché pensa che sia sporca e inaffidabile, mentre non viene informato che in realtà l’acqua potabile riceve ancora più controlli di quelli effettuati sulle acque minerali caratteristiche. Nella provincia di Modena è in corso un campagna informativa realizzata da Federconsumatori – in collaborazione con Provincia di Modena, Meta, Sat e Aimag – che mira a sensibilizzare i cittadini sulla qualità dell’acqua stimolando nel consumatore il valore affettivo.E la scuola è il luogo privilegiato per educare i giovani a conoscere l’acqua e a rispettarla attraverso incontri nelle scuole ed incontri pubblici. “Il sistema dei controlli di Meta e Sat garantiscono la qualità delle acque erogate, ha detto Armando Franceschelli, del SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ Azienda USL di Modena). Le rilevazioni effettuate dall’Azienda USL sulle acque in provincia di Modena danno garanzia dal punto di vista della potabilità. La normativa nazionale che regola la programmazione ha introdotto alcune novità: ad esempio, amplia il campo d’indagine e di tutela prendendo in considerazione le reti domestiche, per cui la potabilità deve essere garantita fino al rubinetto dell’utente”.