Guardia di Finanza e carabinieri di Bologna hanno sequestrato un capannone, nel territorio comunale di San Giorgio di Piano, in cui c’erano tre laboratori tessili gestiti da cinesi. All’interno circa 80 operai, tutti cinesi, di cui 28 irregolari.


Il blitz nel capannone è solamente il risultato più eclatante di una maxi-operazione, denominata ‘Made in China’, alla quale hanno collaborato, oltre alla guardia di finanza ed ai carabinieri della compagnia di San Giovanni in Persiceto, anche i militari dei Nas e dell’ispettorato del lavoro e la polizia municipale dei comuni interessati.
Un’operazione che ha permesso anche di saperne di più sulle condizioni di lavoro dei cinesi: la produzione è a ciclo continuo, divisa in due turni, dalle 8 alle 21 e dalle 21 alle 8.

Durante l’operazione sono state controllate, nel complesso, 18 imprese, denunciati sei imprenditori per sfruttamento e 10 per le violazioni delle norme europee sulla sicurezza dei prodotti e la contraffazione dei marchi industriali. Sono stati inoltre messe a disposizione dell’ufficio immigrazione 35 persone non in regola con i permessi di soggiorno, mentre una clandestina cinese è stata arrestata per inottemperanza ad un ordine di espulsione precedentemente emesso.
Nell’operazione le forze dell’ordine hanno anche denunciato un italiano per favoreggiamento della permanenza illecita di clandestini.