Il pm di Modena Carlo Marzella ha chiesto che venga derubricato da ricettazione ad incauto acquisto il reato contestato al finanziere bresciano Emilio Gnutti, coinvolto qualche anno fa assieme ad altri collezionisti in un’inchiesta su parti di motori Ferrari sparite dallo stabilimento di Maranello e poi ricomparse sul mercato.


L’inchiesta era partita da una denuncia presentata dalla stessa Casa del Cavallino: dalla fabbrica erano infatti scomparsi pezzi di motori delle monoposto di Formula Uno degli anni precedenti e dopo qualche tempo gli stessi pezzi erano riapparsi sui mercati per collezionisti di memorabilia del mondo dei motori. Nell’abitazione di Gnutti, noto appassionato di Ferrari e auto d’epoca, era stato trovato il ‘manichino’ di un motore: il finanziere lo avrebbe acquistato dopo vari passaggi, per passione collezionistica, senza sospettare che si trattasse di un pezzo sottratto illecitamente. Di qui la richiesta di derubricazione del reato (che, peraltro, essendo trascorsi oltre cinque anni, sarebbe gia’ caduto in prescrizione) avanzata oggi dal Pm al tribunale di Modena che ha affrontato il filone relativo alla ricettazione.
Per il furto dei pezzi sono indagati un dipendente della Ferrari e un addetto alle pulizie dello stabilimento.