Due linee in superficie per complessivi 15 chilometri (M1 da via del Mercato a Via Grosseto, M2 da villaggio Torrenova al Polo Scolastico Leonardo), 25 fermate, frequenza di passaggi ogni 5 minuti, 25 vetture in servizio per 15 ore al giorno, tre parcheggi scambiatori, interconnessione con il servizio urbano e extraurbano, con il sistema delle linee ferroviarie nei nodi della Stazione FS centrale e della Stazione delle ferrovie Provinciali, allargamento della zona Ztl e dell’area a sosta tariffata.


Sono queste le principali caratteristiche del progetto della metrotramvia modenese, realizzato da Atcm in stretta collaborazione con il Comune, la Provincia e la Regione, che l’assessore alla Mobilita’ Daniele Sitta porta oggi all’approvazione del Consiglio comunale di Modena. Il passaggio conclude l’iter modenese per l’inoltro di tutti gli elaborati al Ministero per l’approvazione definitiva e la predisposizione dei finanziamenti.


Il progetto, se sara’ realizzato, permettera’ di incrementare il numero di passeggeri del trasporto pubblico dagli attuali 6 milioni annui a 13,4, con una crescita percentuale di utilizzo dall’8,8% al 19,6%. La stazione centrale sara’ il punto fondamentale del progetto. Alla stazione convergeranno la metrotramvia, i treni nazionali, quelli delle Ferrovie Provinciali e trovera’ spazio anche la nuova stazione delle corriere.

La realizzazione prevista in due stralci, costera’ complessivamente 355 milioni di euro. Il primo stralcio dovrebbe essere completato entro 32 mesi dall’avvio dei lavori, mentre l’intero percorso sara’ ultimato a 52 mesi dall’avvio. Si tratta pero’ solo di una proposta di progetto. Per la realizzazione inizia ora la fase piu’ difficile, quella che prevede di sottoporre il progetto al Cipe (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) per il via libera alla richiesta di finanziamento. Il progetto supera l’ipotesi del 2003, rispetto alla quale garantisce un risparmio complessivo di circa 200 milioni di euro (comprendendo anche le spese accessorie di progettazione).


Tra le novita’ principali contenute nel progetto attuale rispetto a quello del 2003, c’e’ l’ipotesi di attraversamento a raso del Centro storico, con tre punti di accesso (Corso Canalgrande, piazza Roma e corso Vittorio Emanuele) anziche’ un unico accesso sotterraneo in piazza Matteotti, prevista nell’ipotesi dell’attraversamento del centro con un tunnel.