Istituita dall’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) e dall’Alzheimer’s Disease International (Adl), dal 1994, il 21 settembre e’ la ”Giornata Mondiale Alzheimer”. In Emilia-Romagna oggi diverse iniziative promosse da vari Enti e associazioni, alcune delle quali patrocinate dalla Regione.


La Regione Emilia-Romagna ha dato vita, con il Progetto di integrazione socio-sanitaria dedicato alle demenze senili, ad un sistema integrato per la presa in carico globale della persona colpita da demenza. Al riguardo ha assegnato alle Aziende Usl, a partire dal 1999, risorse dedicate per oltre 5 milioni di euro.

Grazie alla realizzazione di una rete di centri dedicati (46 consultori nel 2005) specializzati nella diagnosi tempestiva della malattia, il sistema e’ stato in grado di garantire, in 5 anni, piu’ di 135.000 visite specialistiche, con una capacita’ di contatto annuale di circa 25 nuovi pazienti ogni 1000 abitanti ultrasettantacinquenni.


In Emilia-Romagna sono piu’ di 50.000 le persone che soffrono di una qualche forma di demenza senile. Grazie anche al forte contributo delle associazioni dei familiari e dei diversi servizi sociali e sanitari della rete, con il Progetto regionale sulle demenze senili sono piu’ di 19.000 le consulenze specialistiche (psicologiche, assistenziali, legali, tecniche per l’adattamento degli ambienti), erogate nei cinque anni di attivita’ del progetto.


La Regione Emilia-Romagna, dal termine del progetto ministeriale Cronos dedicato ai malati di Alzheimer, ha continuato ad assicurare, dietro rigorosa valutazione medica e continuo monitoraggio dei casi, l’erogazione gratuita dei farmaci anticolinesterasici (piu’ di 9.600 i pazienti in trattamento a fine 2004), e reintrodotto la prescrittibilita’ dei farmaci antipsicotici atipici per alcuni pazienti con gravi disturbi comportamentali, per i quali questi trattamenti vengono giudicati imprescindibili. Al fine di migliorare la qualita’ degli interventi e garantire una maggiore diffusione delle attivita’ di stimolazione cognitiva, che rappresentano un valido aiuto anche per la conservazione dell’integrita’ personale di chi e’ colpito da questa malattia, a partire dal 2004 la Regione ha fornito indirizzi regionali, promosso e finanziato un piano di aggiornamento per gli operatori del settore. A sostegno delle associazioni dei familiari, nell’ambito dei finanziamenti relativi al Piano di azione per la popolazione anziana, sono stati finanziati due progetti, attualmente in fase di attivazione, volti a realizzare forme innovative di assistenza ai malati e ai loro familiari.