Più contributi regionali, un aumento dei livelli di servizio, più sicurezza a livello di mobilità.
Al tempo stesso, però, aumenta il numero delle autovetture private e permane una situazione di criticità dell´inquinamento atmosferico nei centri urbani. Sono alcuni dei dati emersi dal IV Rapporto annuale di monitoraggio del Trasporto pubblico locale, presentato a Bologna nella sede della Regione.

Il volume contiene i risultati del monitoraggio al 2004 ed evidenzia dati, analisi e tendenze registrate nel periodo 1999-2004 per valutare l´efficacia delle politiche adottate e delle azioni attuate, studiare e individuare correttivi delle strategie, misure e piani di intervento, oltre a promuovere la diffusione e condivisione delle buone pratiche. Nello specifico, il monitoraggio del Trasporto pubblico locale autofilotranviario emiliano-romagnolo prende a riferimento il periodo 1999-2004 con aggiornamenti disponibili al 2005.

Dal Rapporto emerge:
l´incremento dei contributi di esercizio regionali (+ 4,7%); la crescita dei livelli di servizio (+ 6,9% km al servizio pubblico); il grande impegno per lo sviluppo degli investimenti a supporto di autobus, delle tecnologie e dei sistemi per il miglioramento della mobilità urbana e dell´ambiente, con un monte contributivo regionale superiore ai 210 milioni di euro; una maggiore efficienza organizzativa nelle imprese di trasporto (+ 2,4% ore di guida per addetto);
un miglioramento a livello della sicurezza, con un calo degli incidenti (-5,2%) e del livello di letalità degli stessi (-11%); il riconoscimento delle aggregazioni locali d´impresa nei 6 dei 9 bacini provinciali in cui le gare per l´affidamento dei servizi si sono già concluse, a dimostrazione della buona organizzazione delle Aziende di trasporto.

A fronte di tutto ciò:
permane una situazione di relativa criticità dei dati ambientali, in relazione al livello di concentrazione nei centri urbani del PM10, che nel primo semestre del 2005 ha superato i livelli obiettivo fissati dalla normativa nazionale e comunitaria su base annua (80 giorni di superamento contro un limite massimo di 35giorni/anno); meno passeggeri trasportati rispetto alla potenziata offerta di trasporto: c´è sì un aumento complessivo (+2%), ma anche un calo (-5,3%) per ogni ora di servizio. In relazione al giudizio sulla qualità del trasporto, molti cittadini fanno riferimento alla scarsa comodità dello spostamento, in termini di orari e di vicinanza delle fermate; la diminuzione della “velocità commerciale” (ovvero, la velocità dei mezzi): (-1 chilometro orario nel periodo 2001/04) a cui corrisponde mediamente un maggior costo del trasporto di 3 milioni di euro l´anno; un aumento delle autovetture private (+15,6%), in una dinamica di forte crescita di consumi del gasolio. In Emilia-Romagna, il numero di auto per abitanti (3 ogni 5) è più elevato del 6% rispetto alla media nazionale e del 15% di quella risultante in Europa.
Dal Rapporto emerge quindi la necessità di interventi “strutturali” (investimenti, ma anche regolazione della circolazione, della sosta e della priorità ai mezzi pubblici), in grado di invertire i trend negativi del Trasporto pubblico locale, volti a incrementare i passeggeri e le velocità commerciali, nel garantire un´adeguata accessibilità dei centri urbani, promovendo un sistema di mobilità caratterizzato da accresciuti livelli di sicurezza – soprattutto in ambito urbano e per le categorie deboli – e ridotti consumi energetici.