Sarebbero piu’ di 500 mila i malati
di Alzheimer in Italia, secondo le stime ufficiali, ma un recente studio italiano condotto su un’area vicina a Bologna (fra il 1999 e il 2004) e pubblicato recentemente sulla rivista internazionale Neurology, cambia i numeri e rileva un’incidenza piu’ che doppia: 23,8 casi per 1.000 persone all’anno, mentre precedenti studi italiani indicavano un 10 per mille. Lo rileva la Federazione Alzheimer Italia, alla vigilia delle manifestazioni in occasione della XII Giornata Mondiale dell’ Alzheimer, fissata dall’OMS per il 21 settembre.


”Sono dati – afferma l’associazione – che hanno sorpreso la comunita’ scientifica e sollevato molte discussioni. La Federazione Alzheimer Italia ritiene pertanto indispensabile condurre un ampio studio nazionale per poter fare una seria programmazione sanitaria e a tal fine intende chiedere al Ministro della Sanita’ Francesco Storace di farsene carico”.


In tutto il mondo sono 25 milioni le persone che soffrono di demenza, 4,6 milioni di nuovi casi l’anno, una nuova diagnosi ogni 7 secondi. La malattia di Alzheimer, che e’ la piu’ comune forma di demenza (il 50-60% di tutte le demenze), e’ un fenomeno in costante crescita, legato com’e’ all’aumento dell’attesa di vita media. Ed e’ anche uno dei maggiori problemi sociosanitari, ”non solo perche’ non esiste una terapia risolutiva, ma anche per lo stigma che accompagna malati e familiari dal momento della diagnosi lungo tutto il decorso della malattia”, afferma la Federazione Alzheimer Italia, che in occasione della Giornata Mondiale denuncia la situazione con lo slogan ‘Noi possiamo fare la differenza’, lanciando un appello a tutti i membri della societa’ civile affinche’ escano allo scoperto e parlino delle loro storie di vita a contatto con la malattia.


”Il malato di Alzheimer non solo e’ penalizzato dalla deplorevole abitudine di stigmatizzare le minoranze, ma anche e ancor piu’ per la mancanza di conoscenza della sua malattia”, commenta Gabriella Salvini Porro, presidente della federazione.

Come sconfiggere lo stigma? Con una sfida culturale: diffondendo una maggiore conoscenza della malattia, promuovendo approcci riabilitativi a vari livelli, puntando a interventi di tipo picosociale e pensando all’invecchiamento non come un fenomeno cronologico, bensi’ sociale e denunciando apertamente la discriminazione.


Per questo, dal 21 settembre il sito www.alzheimer.it si arricchisce della nuova rubrica ‘La voce di chi e’ vicino al malato’. Con essa, la Federazione Alzheimer Italia invita tutti a spedire le proprie testimonianze in qualsiasi forma: poesia, breve storia, articolo, disegno. In occasione della Giornata, come gia’ l’anno scorso, l’ADI, che raggruppa le associazioni di familiari di 69 paesi di tutto il mondo, ha inviato una lettera a 192 responsabili della Sanita’, tra cui il ministro italiano Francesco Storace, affinche’ riconoscano la demenza come una priorita’ nazionale.
Mercoledi’ prossimo, 21 settembre, in tutta Italia si svolgeranno convegni, seminari, incontri. L’elenco completo delle manifestazioni e’ consultabile sul sito della Federazione Alzheimer Italia www.alzheimer.it.