Tutti a piedi per dire no allo smog e chiedere trasporti ecologici e sostenibili. Giovedi’ 22 settembre in tutta Europa milioni di cittadini lasceranno la macchina a casa in occasione della ‘Giornata internazionale senza auto’.
Un’iniziativa della Commissione Ue, in partnership con Eurocities, nell’ambito della ‘Settimana Europea della Mobilita’ alla quale hanno gia’ detto si’ 937 citta’ del Vecchio Continente, per promuovere sistemi di trasporto rispettosi dell’ambiente.


In Italia andranno ”a piedi” i cittadini di nove citta’ italiane che con i loro progetti parteciperanno ufficialmente all’iniziativa: Bologna, Brescia, Brunico (Bolzano), Ferrara, Mira e Mirano (Venezia), Napoli, Ravenna e Trieste.
”La prossima giornata europea senz’auto non sara’ solo un modo per sensibilizzare i cittadini sulle tematiche ambientali: sara’ – afferma il presidente dell’Anci Leonardo Dominici- anche e soprattutto l’occasione per far sentire forte la nostra voce e chiedere al governo quelle risposte all’emergenza inquinamento che non sono mai arrivate”.


”Con l’arrivo dell’autunno – ha ricordato Domenici – sicuramente torneranno ad alzarsi i livelli di PM10 ed e’ prevedibile che si supereranno presto i limiti imposti dell’Unione europea, cosi’ come e’ successo lo scorso anno. Ebbene, le citta’ e i sindaci non possono ritrovarsi ancora una volta da soli ad affrontare questa grande emergenza nazionale”, ha detto ancora il presidente dell’Anci, ricordando che da mesi l’associazione ha avanzato le sue proposte al governo ”senza avere risposte chiare”.



Eppure, secondo Domenici, oggi la strada per reperire le risorse necessarie a finanziare le misure anti-smog potrebbe essere piu’ agevole: ”A fronte dei maggiori e notevoli introiti incassati dallo Stato con l’aumento della benzina, si potrebbe utilizzare per l’emergenza inquinamento una quota parte delle tasse, e in particolare delle accise”. Tornando alla giornata del 22, Domenici ha precisato che il blocco delle auto e le altre iniziative previste saranno definite nei prossimi giorni, con modalita’ da concordare fra tutti i sindaci e gli amministratori.