E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per partecipare alla prima asta, prevista martedì 25 ottobre, di uno dei sepolcri storici alla Certosa di Bologna: il Monumento a Gaetano Gaspare Uttini (1737-1817), recentemente restaurato con
un cantiere scuola diretto da William Lambertini, docente all’Accademia delle Belle Arti, grazie ad un finanziamento dei Cantieri Europei del Restauro. Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12 di lunedì 24 ottobre 2005.


Secondo l’assessore alla Sanità Giuseppe Paruolo “potrebbe essere l’inizio di una inversione di tendenza di grande importanza per la conservazione del patrimonio artistico della città. Se finora abbiamo dovuto assistere al crescente degrado dei sepolcri della Certosa, dovuto all’estinzione di tante famiglie prima ancora che alla scarsa cura da parte dei concessionari, ora, con la volontà del Comune e di Hera di ritornare in
possesso di questi beni per poi restaurarli e riconcederli a nuove famiglie interessate, se la città saprà apprezzare questa straordinaria opportunità,
si porranno le basi per un vero e proprio rinascimento di questo complesso monumentale, che è fra i più significativi di Bologna”.

Comune di Bologna ed Hera stanno infatti verificando le concessioni perpetue della Certosa, a cominciare dalle tombe più antiche e di maggior
valore artistico, che sono spesso quelle che richiedono urgenti restauri. Si tratta di centinaia di manufatti per i quali si pronuncerà la decadenza
in assenza di titolari; altrimenti i concessionari saranno richiamati all’obbligo della manutenzione, se necessario.

Già per ulteriori venti sepolcri sono in corso le pratiche finali di
decadenza ed è prevedibile che possano essere messe all’asta a partire dall’autunno 2007.
Le entrate delle riconcessioni, al netto dei costi di gestione sostenuti, saranno prioritariamente reimpiegati nei restauri successivi, creando
dunque un processo virtuoso destinato a durare molti anni. Per Luigi Castagna, presidente di Hera Bologna srl, “l’intervento dei privati che si vuole promuovere con l’asta della tomba Uttini, non solo
potrà restituire a nuova vita la parte monumentale della Certosa, ma renderà più agevole la manutenzione e la cura dell’intero complesso
cimiteriale, valorizzando un patrimonio che è un bene culturale della città”.