Un chirurgo con le mani legate su un fondo di colore rosso. E’ l’immagine della campagna ‘La vita non aspetta. Diventa donatore di sangue’, realizzata da Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas/Advs.

La campagna, oltre alla diffusione di opuscoli informativi, manifesti e locandine, prevede la realizzazione di un tour di due camper, personalizzati con l’ immagine della campagna, che percorreranno i centri grandi e piccoli dell’Emilia-Romagna e l’allestimento di stand informativi in centri commerciali.

Il tour itinerante con i camper attrezzati è partito da Forlì, dove si fermerà fino a domenica 18 settembre, e da Imola, dove rimarrà fino a mercoledì 21 settembre. Nelle piazze delle due città romagnole volontari di Avis e Fidas/Advs saranno a disposizione dei cittadini per informare sull´importanza della donazione di sangue. Il tour dei centri commerciali, organizzato in collaborazione con Coop (Cooperative di consumo dell´Emilia-Romagna), avrà inizio invece il 5 ottobre a Bologna, al Centro Lame, dove lo stand, con i volontari di Avis e Fidas/Advs resterà aperto fino a mercoledì 8 ottobre. Le altre città interessate sono poi Ravenna, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara.

L´opuscolo e i recapiti per saperne di più
La nuova campagna di Regione, Avis e Fidas/Advs per promuovere le donazioni di sangue comprende anche l´opuscolo “Il sangue: conoscere per donare” che contiene le indicazioni per la donazione, le informazioni sulla qualità e la sicurezza del sistema sangue in Emilia-Romagna, i dati aggiornati sulla raccolta e sul numero dei donatori (donazioni e dei consumi di sangue al 2004, con i riferimenti al Piano sangue e plasma regionale 2005-2007 approvato dall´Assemblea legislativa dell´Emilia-Romagna nel luglio 2005), i recapiti e i riferimenti per approfondire l´argomento. L´opuscolo è distribuito in tutta la regione dai volontari che seguono il tour dei camper e il tour dei centri commerciali, e si trova anche presso le Aziende sanitarie, gli studi dei medici di famiglia, le sedi delle associazioni, i centri di aggregazione giovanile.
Il bisogno di sangue cresce e per questo, si legge nell´opuscolo “occorre che altre persone entrino a far parte della grande comunità dei donatori”. Aumenta infatti l´utilizzo di sangue e plasma nei processi di cura come, ad esempio, nei servizi di primo soccorso e di emergenza, nei trapianti di organo, nella cura di malattie oncologiche, nelle cure in assistenza domiciliare.

Inoltre, l´Emilia-Romagna vuole continuare a contribuire all´autosufficienza nazionale inviando unità di sangue alle Regioni che non riescono a raccogliere quanto necessario ai loro servizi.
Anche nel 2004, grazie al contributo di tanti volontari, in Emilia-Romagna, la raccolta ha registrato un incremento del 2,17% rispetto al 2003 e la Regione ha potuto inviare oltre 13mila unità di sangue alle Regioni non autosufficienti.