Adattare l’ambiente domestico alle esigenze di chi non è più completamente autosufficiente per anzianità o disabilità, ma vuole continuare a vivere nella propria casa: è quanto intende favorire il Comune di Modena con il Centro per l’adattamento dell’ambiente domestico (Caad), realizzato grazie ad un finanziamento regionale nell’ambito del programma Autonomia dell’ambiente domestico di persone disabili e anziane.

Il progetto nasce dalla constatazione di quanto spesso le abitazioni siano inadeguate, negli arredi, nella disposizione o nell’impiantistica, alle esigenze di chi non ha piena autonomia. Si rivolge alle famiglie, ma anche ai professionisti del settore, per fornire informazioni adeguate su interventi che consentano ad anziani e disabili di continuare ad abitare nella propria casa.

“La finalità principale del progetto”, afferma l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, “è riuscire a sviluppare maggiore sensibilità ed attenzione alle problematiche delle persone con disabilità specificamente connesse alla permanenza all’interno della propria abitazione. Vorremmo inoltre creare una maggiore consapevolezza delle possibilità di intervento, non soltanto tra gli utenti, ma anche tra gli addetti ai lavori. Si tratta comunque di un progetto ancora sperimentale”, conclude l’assessore, “perciò la priorità nelle attività di consulenza andrà agli utenti che sono già seguiti e vengono presentati dai servizi sociali e sanitari dei diversi comuni e distretti”.

La prima attività del Centro è informare le famiglie, in modo particolare quelle già seguite dai servizi sociali e sanitari, sui servizi presenti sul territorio, gli ausili disponibili, i contributi economici, le agevolazioni fiscali e i percorsi per accedere alla consulenza. Si occupa inoltre di formare e informare tecnici e operatori dei servizi. Il Centro fornisce poi consulenza per la ristrutturazione degli alloggi, per l’individuazione degli arredi, degli ausili e delle tecnologie disponibili e più idonei a ciascuna situazione, e sostegno nella progettazione degli adeguamenti necessari.

Il Centro per l’adattamento dell’ambiente domestico è diretto da un comitato di pilotaggio composto dal dirigente del Servizio assistenza anziani del Comune di Modena Carlo Nicoli, dal dirigente coordinatore dei Servizi sociali dell’Azienda sanitaria di Modena Marcello Burgoni, dal direttore dell’area Formazione, istruzione, lavoro e politiche sociali della Provincia Gino Scarduelli, dalla direttrice di Promo Adriana Zini e da un rappresentante per ciascun Comune capodistretto della provincia: Modena, Carpi, Sassuolo, Vignola, Pavullo, Castelfranco Emilia, Mirandola. Il Comitato di pilotaggio si occupa del coordinamento delle attività tra i diversi enti e coinvolti, della promozione, delle attività formative e informative e di creare sinergie con gli ordini, i collegi professionali e le associazioni. Mantiene inoltre rapporti con la Regione e con centri che operano da tempo nell’abbattimento di barriere architettoniche, quali il Centro regionale ausili di Bologna e il Centro regionale informazione di Reggio Emilia. Il Centro per l’adattamento dell’ambiente domestico si avvale inoltre della collaborazione di un secondo gruppo di lavoro multiprofessionale, che fornirà consulenza tecnica agli utenti e ai servizi sociali e sanitari.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi in città allo sportello Informanziani di via Scudari 30, aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12, che risponde al numero verde 800 567772, al fax 059 2032587 e e-mail. In alternativa ci si può rivolgere telefonicamente, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, al Caad di Modena al numero 059/2033837, fax 059/2033835, e-mail. La sede del Caad è a Modena in via Santa Caterina 120/3 presso la Casa della solidarietà.