A fronte di una approfondita verifica sui bisogni della scuola per l’infanzia e sul fatto che oltre 2300 bambini sarebbe esclusi, su tutto il territorio regionale, dalla scuola dell’infanzia, l’assessore regionale alla Scuola Mariangela Bastico ha chiesto un incontro urgente al ministro all’Istruzione Letizia Moratti.


“Anche quest’anno – spiega l’assessore Bastico – si configura una grave emergenza dovuta all’aumento del numero dei bambini iscritti alla scuola d’infanzia, alla mancata copertura del part-time, e agli anticipi delle iscrizioni, anticipi peraltro previsti dalla legge Moratti. Tutto ciò esige un intervento urgente che deve tradursi in un aumento del numero degli insegnanti. Come Regione stiamo facendo la nostra parte: stiamo infatti elaborando una delibera, in base alla Legge regionale sulla scuola, che ci consentirà di sostenere già da questo anno scolastico, secondo criteri che definiremo, i Comuni che assumeranno maestri e maestre. Anche perché la coperta è sempre più stretta e per gli enti locali assumere insegnanti significa comunque togliere risorse ad altre attività di qualificazione come i progetti di integrazione degli stranieri o l’insegnamento dell’inglese.
È dunque evidente che il sistema locale delle autonomie non può continuare a far fronte a questa carenza di intervento da parte dello Stato, carenza che ha dato vita a percentuali eloquenti: nella nostra regione il un terzo delle scuole d’infanzia sono comunali, un terzo sono private – e comunque sostenute dagli enti locali – e il restante è statale. Nel resto d’Italia è statale, invece, il 50% delle scuole d’infanzia”.



Le cifre dei bambini in lista d’attesa, provincia per provincia, secondo le ultime rilevazioni, comunque suscettibili di variazioni:
a Bologna 600, a Ferrara 148, a Forlì-Cesena 109, a Modena 252, a Parma 249, a Piacenza, 230, a Ravenna 315, a Reggio Emilia 222, a Rimini 231.