Il blocco del traffico previsto il 22 settembre, giornata conclusiva della Settimana europea della mobilita’ sostenibile, sia anche un segnale dei sindaci italiani sull’inquinamento atmosferico, come forma di pressione – ha spiegato il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati – affinche’ nella Finanziaria 2006 venga preso seriamente in considerazione il fatto che il Governo ha lasciato finora soli i Comuni davanti all’ ‘assalto’ delle polveri sottili.


”Non si ripeta – ha detto il sindaco, parlando con i giornalisti – il balletto delle promesse dell’ anno passato, quando la montagna partori’ il topolino, poi neanche quello venne realizzato”.

E’ stato l’assessore alla mobilita’ Maurizio Zamboni, al termine della riunione della Commissione Ambiente, a comunicare l’adesione del Comune di Bologna all’iniziativa promossa dall’ Anci: ”Sara’ una forma di denuncia – ha detto – contro la totale inadempienza del Governo per quanto riguarda il programma sulla qualita’ dell’aria. L’inverno si avvicina e siamo al punto dell’anno scorso. Questa iniziativa e’ un modo per chiedere che il Governo non ci lasci soli”. Le modalita’ del blocco sono ancora da definire, ma Bologna vuole farlo assieme alle altre citta’ dell’Emilia-Romagna. ”Personalmente mi sta molto a cuore che si arrivi ad una decisione che coinvolga tutte le citta’ italiane”, ha aggiunto il sindaco.


La decisione dell’Amministrazione ha gia’ provocato reazioni su entrambi i fronti, favorevoli e contrari. Il vicepresidente della Provincia di Bologna, Andrea De Maria (Ds), responsabile Upi per la finanza locale, condivide l’iniziativa di Cofferati, ”che si fa portavoce di una forte denuncia dei Comuni italiani”, e rileva che ”gli Enti locali, Province e Comuni, non possono essere lasciati soli di fronte ad un problema di dimensione nazionale, che richiede interventi di carattere strutturale, adeguatamente sostenuti sul piano finanziario”.


Per i capigruppo di Forza Italia in Comune e Provincia, Daniele Carella e Luca Finotti, la protesta contro il Governo e’ invece ”demagogica” e ”totalmente fine a se stessa: il traffico privato va sicuramente regolamentato, ma non puo’ essere sempre demonizzato e colpevolizzato come se fosse l’unica causa del deterioramento dell’aria”. Critico anche il capogruppo Udc in Regione, Gian Luca Galletti, ex assessore comunale al bilancio nella Giunta Guazzaloca: ”Il nostro primo cittadino ha una concezione davvero strana, oserei dire unica, delle istituzioni e della legalita’. Con un colpo di scena – ha sostenuto – forse stanco del suo nuovo lavoro, Cofferati ha deciso di rivestire i panni (mai abbandonati) della sua ‘precedente vita’. E cosi’ e’ ritornato sindacalista. Annunciando il blocco del traffico per il 22 settembre, il sindaco ha dato il via ad uno scontro senza precedenti fra istituzioni”.


”Ferma contrarieta’ all’iniziativa dell’Anci” e’ stata espressa anche da Pietro Blondi, presidente della Confcommercio regionale, secondo il quale ”non si puo’ pensare di protestare sulla pelle dei cittadini e delle imprese. Chiudere il traffico delle citta’ per protestare contro il Governo e’ da irresponsabili. Bloccare il traffico cittadino, con tutte le ripercussioni che provvedimenti di questa natura hanno sull’ economia locale e sulla societa’, unicamente per protesta e’ inutile e dannoso. Nessun sindaco si puo’ arrogare il diritto di protestare per conto e a spese di chi non vuole farlo!”.


Contraria ”al blocco improvvisato e politicizzato proposto dall’assessore Zamboni” e’ anche Confartigianato-Federimprese di Bologna: ”I blocchi totali del traffico devono essere previsti con largo anticipo – dice il segretario provinciale Agostino Benassi – e soprattutto devono essere preparati con modifich coraggiose all’organizzazione sociale della citta’, coinvolgendo i sindacati, le imprese e gli Enti pubblici per cambiare gli orari di lavoro, degli uffici, delle scuole”.