E’ la musica del Settecento la protagonista del concerto per organo di Marco Ruggeri in programma oggi nell’antica chiesa di san Giacomo Apostolo.

Alessandro e Domenico Scarlatti, padre e figlio, tra i principali autori del melodramma italiano, Giulio Cesare Aresti e Gorge Frideric Händel, attivi tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento, sono infatti i compositori scelti dal giovane organista cremonese, che completerà il suo programma con il più antico “Inno sopra Ave maris stella” di Cavazzoni e un più tardo rondò di Morandi.

Il concerto – ore 21, ingresso gratuito – fa parte della rassegna ‘Armonie tra musica e architettura’ proposta dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

Marco Ruggeri, diplomato in organo e clavicembalo, è docente al Conservatorio di Novara e alla Scuola diocesana di Musica Sacra di Cremona e organista della Cappella Musicale della Cattedrale di Cremona. Autore di diversi cd, nel 2000 ha ottenuto il riconoscimento “Musica eccezionale” dalla rivista Musica per l’incisione dell’opera organistica di Ponchielli “La bottega discantica”.

La chiesa di San Giacomo, documentata fin dal 1290, fu ricostruita nel Cinquecento dopo essere stata distrutta dalle truppe lanzichenecche. L’attuale aspetto della facciata, che si richiama a limpide forme classiche, risale invece al vasto riassetto del 1910 commissionato da monsignor Vincenzo Tarozzi, grande latinista nativo di Castelfranco, sepolto all’interno della chiesa. Nel tempio, a navata unica, si può ammirare una notevole pala d’altare di Elisabetta Sirani, la celebre pittrice bolognese attiva intorno alla metà del ‘600.

L’organo è opera di Domenico Traeri che lo costruì nel 1734 con materiale cinquecentesco di Giovanni Cipri.