Occorre applicare la normativa sull’etichettatura obbligatoria dell’origine degli alimenti per rendere sempre piu’ trasparente il mercato, che altrimenti potrebbe subire duri contraccolpi. Lo sostiene il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, di fronte alla nuova emergenza relativa all’influenza dei polli che viene dall’Oriente.

Tonello ricorda che uno dei principali distretti avicoli d’Italia e’ la Romagna, dove sono attive 650 aziende, che allevano oltre 80 milioni di capi e danno lavoro a piu’ di 12.000 persone. Non si tratta solo di allevamenti – precisa Coldiretti – ma anche di industrie dell’indotto, tra cui mangimifici che producono 2,5 milioni di tonnellate di mangimi.
Tra produzione di carne (3,8 milioni di quintali), uova, alimenti per polli, il settore avicolo in Romagna vale 1,4 miliardi di Euro. L’Italia, ricorda ancora Coldiretti e’ autosufficiente per le carni avicole, in quanto produce quasi il 105% del suo fabbisogno.


“Se non vogliamo che i consumatori italiani si disaffezionino ai prodotti avicoli – conclude Tonello – e’ necessario rassicurarli sulla loro provenienza, oltre che sul mercato, anche sui prodotti utilizzati nelle mense pubbliche e nella ristorazione, rendendo applicativa la legge 3 agosto 2004, nr. 204, per cui Coldiretti ha raccolto oltre un milione di firme a livello nazionale e 100 mila in Emilia Romagna”.