Un suggestivo percorso nel verde, fra piante alpine e appenniniche, ma anche specie esotiche (himalayane, tibetane e artiche), per ‘raccontare’ la montagna. A Sestola, in localita’ Passo del Lupo (1500 metri di quota), ai piedi del monte Cimone, e’ aperto il Giardino Esperia, gestito dal Club Alpino Italiano di Modena, con la direzione scientifica dell’Orto botanico dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia.


Il nome deriva dalla mitologia greca: ‘Esperia’ era il giardino degli dei, nel quale cresceva l’albero dei pomi d’oro, frutti dell’immortalita’. Il Giardino e’ nato nel 1952 come centro erboristico appenninico sperimentale, e quindi dal 1980 l’attivita’ e’ stata ripristinata grazie all’opera dei coniugi Tina ed Enzo Zuccoli, instancabili viaggiatori ed esploratori.
In oltre trenta aiuole, l’Esperia propone piu’ di duecento specie della flora autoctona, e molte decine di piante e fiori che crescono abitualmente in catene montuose piu’ lontane. La struttura si pone soprattutto una finalita’ didattica: le piante ‘nostrane’ sono infatti raggruppate secondo la loro origine, e all’interno di specifiche ricostruzioni ambientali, come la roccera alpina, con sassi rosa dolomitici provenienti dal Monte Bondone di Trento, e la roccera del Cimone, con grigi sassi in arenaria da cui spuntano fiori vivacissimi.


Il Giardino Esperia conserva e tutela anche specie rare, come la genziana lutea, o la cosiddetta ‘Scarpetta di Venere’, una pregiata orchidea, o il giglio martagone. Si possono ammirare anche piante officinali, dal rabarbaro all’angelica. Le aiuole sono circondate da un vasto bosco naturale, con sentieri e piccoli corsi d’acqua: presso il laghetto, poi, ci si puo’ concedere una pausa di vero relax.


La struttura e’ aperta tutti i giorni (eccetto il lunedi’), fino alla meta’ di settembre, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Info: 0563/61535