Il giovane scrittore napoletano Antonio Scurati vince il premio ‘Frignano‘ con il romanzo “Il sopravvissuto” (Bompiani). La segnalazione come miglior opera prima va alla venticinquenne Giulia
Massini con il romanzo d’esordio “Le voci sotto” (Pendragon).


La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’ Appennino modenese, nata nel 1959 e che in passato ha visto far parte della giuria anche il
critico Carlo Bo, è organizzata dal Comune di Pievepelago, dall’Accademia dello Scoltenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il patrocinio della Provincia di Modena.
Poche settimane fa la decima edizione del premio ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica, la Medaglia per la Cultura.

La partecipazione al premio era riservata a opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2004 e il maggio 2005, che potevano essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte
dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. I componenti sono Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Alberto Bertoni, Michelina
Borsari, Stefano Calabrese e Giuseppe Pederiali.
“Quest’anno abbiamo ricevuto 18 opere – spiega Michelina Borsari coordinatrice della giuria – la maggior parte delle quali di assoluta qualità. Le case editrici italiane, sia grandi che piccole, hanno mandato solo i loro pezzi
migliori. E questo è un segno di importante riconoscimento per il premio ‘Frignano‘.
Editori del calibro di Bompiani, Feltrinelli, Garzanti, Piemme non sono voluti mancare e hanno presentato anche libri
che contemporaneamente, vedi quello di Antonio Scurati, sono stati mandati al Campiello. La scelta dunque è stata particolarmente difficile proprio per questa sorta di selezione fatta dalle case editrici stesse. Molto interessanti sono risultati i due libri di
Feltrinelli, entrambe opere prime di due adulti, quello dello sceneggiatore Umberto Contarello intitolato “Questioni di cuore” e “La grande casa di Monirrieh”, scritto dal giornalista iraniano, ma da
oltre quarant’anni in Italia, Bijan Zarmandili. Anche Piemme ha mandato al premio due opere molto interessanti, il romanzo “Piombo” di Duccio Cimatti e “Non mi uccidere” di Claudia Palazzolo. Da menzionare assolutamente l’ottimo libro di Claudio Magris “Alla cieca” pubblicato dalla Garzanti”.

“In questa edizione – continua Michelina Borsari – l’accoppiata formata dal vincitore e dalla segnalazione come migliore opera è risultata
davvero particolare, perché in qualche modo i due libri sono l’uno l’eco dell’altro e possono essere letti come una unica operazione. Sono scritti da due autori giovani, Antonio Scurati trentaseienne e Giulia Massini di dieci anni più giovane. Ma tra i due sembra esserci molta più differenza d’età. Il tema della violenza, presente in entrambi i romanzi, è affrontato da Scurati sul piano psicologico, nel tentativo di capire; nell’altro caso, Giulia Massini e le voci dei suoi protagonisti sono completamente dentro allo scivolamento delle cose. In tutti e due i casi la cifra della violenza viene affrontata con
scritture alte, potenti e dense ed entrambi gli scrittori fanno parte di quella schiera di premiati del ‘Frignano‘ che domani saranno
espressione del tempo di oggi.”

I premi – 3600 euro al vincitore e
750 all’autore del libro segnalato – saranno consegnati ai vincitori sabato 6 agosto nel corso di una cerimonia a Pievepelago.