Con l’avvio della fase di massima pericolosità per gli incendi boschivi, lanciata dal 18 luglio dalla Regione Emilia Romagna, è scattato il servizio di avvistamento organizzato dalla Protezione civile della Provincia di Modena in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, la Consulta provinciale dei volontari di Protezione civile e le Guardie ecologiche.


Durante i fine settimana i volontari delle associazioni presidieranno i punti di avvistamento fissi individuati sul monte Calvanella a Sestola, monte Cantiere a Lama Mocogno, al Parco dei Sassi di Roccamalatina, monte Nuda a Pievepelago e sul monte Ravaglia a Serramazzoni.

Prevista anche l’attività di avvistamento mobile su tutto il territorio dei comuni di Fanano, Montefiorino, Pievepelago, Sestola, Zocca, Giuglia, Serramazzoni e Pavullo. Gli automezzi utilizzati per questa iniziativa saranno contrassegnati dalla scritta “Servizio avvistamento incendi boschivi”.

Ogni gruppo sarà attrezzato, oltre che per la vigilanza, per gli interventi di soccorso e spegnimento. Sono 46 i volontari opportunamente formati e dotati di dispositivi di protezione personale che saranno impegnati in questo tipo di attività. L’iniziativa avrà termine il 31 Agosto, salvo avvisi di emergenza emanati dalla Regione, così da coprire il periodo giudicato di massima allerta.

Per le segnalazioni di avvistamenti di un incendio sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 1515 della Forestale e 115 dei Vigili del Fuoco oppure il numero verde 800841051 (la chiamata è gratuita).

In base al piano provinciale di emergenza, in caso di incendio boschivo la responsabilità dell’intervento di spegnimento è del Corpo forestale dello Stato; se ci sono rischi per persone ed edifici, la direzione delle operazioni passa ai Vigili del fuoco.

Alla Forestale bisogna rivolgersi ogni volta che si ha intenzione di bruciare materiale vegetale nei pressi di un bosco: nel periodo di “grave pericolosità” (dal 18 luglio al 31 agosto), comunque, è assolutamente vietato a una distanza di 200 metri e le sanzioni vanno da mille a 10 mila euro. Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa.