Cala il sipario sulla 6° edizione del Sassuolo Musica Festival. Domani sera alle 21.15 l’ultimo appuntamento dell’edizione 2005 è con la ‘Missa Solemnis Pro Pace Op.71′ di Alfredo Casella. Risalente al 1944, questa notevole partitura per soprano, baritono, coro, grande orchestra e pianoforte rappresenta l’ultima creazione del compositore e pianista. La Missa solemnis è un brano poco eseguito, anche per le dimensioni dell’organico richiesto.

Orchestra filarmonica italiana – Coro del Teatro Municipale di Piacenza


Marcella Talamanca Orsatti, Soprano

Piero Terranova, Baritono

Raffaele Cortesi, Pianoforte
Alessandro D’Agostini, Direttore

Artemio Cabassi, Progetto scenografico e Costumi

Corrado Casati, Maestro del Coro


(esecuzione in forma scenica)



Alfredo Casella, nato a Torino nel 1883, fu avviato allo studio del pianoforte dalla madre. Trasferitosi a tredici anni a Parigi, fu allievo di Gabriel Fauré, che insieme a Debussy, Mahler e Strauss, esercitò un sensibile influsso sulle sue prime opere. Venne inoltre a contatto con Ravel e Stravinskij e con la musica di Schönberg, ricevendone impulsi e suggestioni vari e complessi. Tornato in Italia nel 1915 divenne insegnante di pianoforte al Liceo Musicale di Santa Cecilia a Roma dove ebbe tra i suoi allievi e collaboratori amici fraterni, molti dei quali presenti a San Giorgio con i loro archivi (Aurel Milloss, Gian Francesco Malipiero, Nino Rota, Camillo Togni) o con la loro attività di prosecuzione della Scuola interpretativa (Eugenio Bagnoli) e qui continuò le attività di concertista e compositore già esercitate con successo in Francia. Dopo il 1920 inizia la fase più matura ed equilibrata della sua produzione, caratterizzata da un linguaggio scarno e lineare che rifiuta le suggestioni dell’impressionismo in nome della «luminosità mediterranea». In questo periodo si occupò anche di divulgazione ed organizzazione musicale (Società italiana di musica moderna, 1917; Festival internazionale di musica di Venezia, 1932-37) e collaborò alle più importanti riviste del tempo. È da segnalare l’attività diuturna di concertista, pianista, direttore d’orchestra e componente leader di complessi da camera, in specie trii, dal 1905 alla morte, attività testimoniata nel fondo con la documentazione di tutte le manifestazioni. Ha fondato e diretto le settimane musicali della Accademia Chigiana di Siena. Casella morì a Roma nel 1947.