Una medaglia al Valore Civile in memoria delle 136 vittime civili della strage di Monchio di Palagano, avvenuta il 18 marzo 1944, a ricordo del “dramma delle popolazioni di quei territori, come contributo dovuto a vittime innocenti e come monito per le generazioni future”. E’ quanto ha chiesto all’unanimità il consiglio provinciale di Modena approvando con il voto favorevole di tutte le forze politiche un ordine del giorno a conclusione di una seduta straordinaria convocata presso il centro servizi del parco di Santa Giulia.

Non sono stati invece messi in votazione, perché non presentati in tempo utile, due emendamenti. Il primo, del consigliere dei Verdi Walter Telleri, proponeva di “intitolare il centro servizi all’interno del Parco della Resistenza ai martiri della strage nazifascista”; il secondo, di Luca Caselli (An), inseriva il ricordo del “martirio del quattordicenne seminarista Rolando Rivi, barbaramente assassinato da sedicenti partigiani il 13 aprile 1945 nei boschi di Monchio”.



La discussione sull’ordine del giorno era stata anticipata dagli interventi del sindaco di Palagano Paolo Galvani e di Montefiorino Maurizio Paladini e dalla ricostruzione storica degli eventi fatta da Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto Storico di Modena. Toccante la testimonianza di don Domenico Merciari, parroco di Monchio dal 1956: “In questi decenni la popolazione – ha spiegato – si è comportata in modo superlativo. Mai una parola d’odio o vendetta, anzi hanno eretto il monumento al Cristo della fratellanza tra i popoli come segno di riconciliazione e di perdono”.



Il tema del ricordo e della memoria è stato affrontato nel suo intervento dal senatore Sergio Zavoli: “Abbiamo il dovere etico di far passare di generazione in generazione la memoria di ciò che è accaduto, della nostra storia. Rimuovere le parti più dolorose costituisce un danno e un torto enorme a noi stessi e soprattutto ai giovani”. Alcuni suoi riferimenti all’attualità hanno suscitato qualche protesta da parte di consiglieri della Casa delle Libertà, usciti temporaneamente dall’aula dove hanno successivamente avuto un chiarimento con lo stesso Zavoli. I lavori del consiglio sono quindi proseguiti con gli interventi dei capigruppo consiliari e l’approvazione dell’ordine del giorno.