Sono stati eseguiti questa mattina presso il deposito osservazione salme del cimitero di Bologna, i primi test sugli arti del cadavere di donna rinvenuti nei due giorni scorsi rispettivamente nelle discariche di Lugo di Ravenna e di Mordano, nell’Imolese.

Le analisi sono state effettuate dai
consulenti incaricati dal pm Valter Giovannini, della Procura felsinea e titolare dell’inchiesta, e cioe’ Corrado Cipolla d’Abruzzo, Anna Vercelli e Susi Pelotta. Per le verifiche del caso e’ stata richiesta anche la collaborazione dei Carabinieri del Ris di Parma.


Non e’ scontato che l’esito dell’esame del dna possa ricondurre all’identita’ della vittima. Di per se’, infatti, non la puo’ fornire, ma va confrontato con altri eventuali indizi e ritrovamenti riferibili al cadavere. Il pm Giovannini ha anche ricordato questa mattina che altre denunce di scomparsa, oltre alle due segnalate negli ultimi giorni a Bologna, non ce ne sono state.


Cautela, dunque, da parte degli inquirenti che pure assicurano che ogni via sara’ tentata per risalire all’identita’ anagrafica.
Anche per quanto riguarda l’eta’, ha precisato Giovannini, gli esami odierni potranno fornire solo una indicazione di massima circa gli anni della vittima, con un’ampia forbice che potrebbe andare dai 25 ai 40 anni.


Sono riprese questa mattina intanto anche le
ricerche di eventuali nuove parti del cadavere di donna, i cui arti inferiori sono stati rinvenuti l’altro ieri nella discarica di Lugo di Ravenna e ieri in quella di Mordano, nell’imolese. Alle 8 di questa mattina investigatori e dipendenti di Akron, gestore degli impianti hanno ricominciato a rovistare tra i rifiuti, in particolare tra quelle circa 30 tonnellate di cui il pm Valter Giovannini, della Procura di Bologna e titolare dell’inchiesta, ha disposto il sequestro, nonche’ aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio.



Nulla e’ lasciato al caso. Al setaccio anche carte e fogli vari che potrebbero avere una qualche attinenza con il caso, anche se, come ha precisato il pm Giovannini, e’ opportuno procedere con estrema cautela per evitare che vengano correlati al cadavere elementi che nulla hanno a che fare con il ritrovamento.