Nel 2004 gli incidenti sul lavoro sono calati dell’1,1 rispetto all’anno precedente (966.568 contro i 977.310 del 2003). In flessione anche gli infortuni mortali passati a 1.278 contro i 1.430 del 2003. Questi i dati contenuti nel rapporto 2004 dell’Inail.

In particolare, il calo e’ dell’1,2% nel settore Industria e Servizi, mentre un decremento piu’ accentuato (-3,2%) interessa il settore agricolo. E’ aumentato invece del 9% il numero dei dipendenti pubblici vittime di sinistri sul posto di lavoro. Crescono anche gli infortuni in itinere denunciati, che passano dai circa 78.500 del 2003 agli 82.500 dell’anno precedente. Dovrebbe invece continuare nell’anno in corso la contrazione dei casi mortali in itinere, che dovrebbero passare da 355 a 300, confermando l’inversione di tendenza cominciata nel 2002. Dati che assumono connotati ancora piu’ favorevoli se posti in relazione con la crescita degli occupati.

La diminuzione del numero di infortuni rilevata nel quinquennio 2000-2005, pari al 4,4% e’ infatti pari a una flessione reale del 9,5%, considerando l’incremento dell’occupazione del 5,6% (Istat) che si e’ registrato negli ultimi cinque anni. Cresce invece il numero di lavoratori extracomunitari (1.800.000 quelli che risultano assicurati) colpiti da infortunio, aumentati del 6% rispetto al 2003 e ben del 25% rispetto al 2002. In ascesa anche i casi mortali, saliti a 167, una cifra che corrisponde al 13% dei decessi complessivi. A condizionare questo dato sono pero’ il costante aumento del flusso migratorio nel nostro paese riscontrato negli ultimi anni, l’elevata pericolosita’ delle mansioni svolte dai lavoratori extracomunitari e la loro scarsa qualificazione professionale. Positivo il confronto con gli altri paesi europei, in base ai dati Eurostat del 2002 (relativi, dunque, all’Europa dei 15). Rispetto a un’incidenza media di 3.356 infortuni all’anno (4.054 nei paesi aderenti all’euro) su 100.000 occupati, l’Italia ne registra 3.387.


Forbice ancora piu’ larga per i casi mortali: 2,5 all’anno su 100.000 occupati la media europea (2,9 in Eurolandia), 2,1 il dato italiano. Ancora secondo Eurostat, nel 2002 la nazione europea sono stati denunciati piu’ incidenti e’ la Spagna (6.728 su 100.000 su base annuale, l’Italia e’ al settimo posto), quella dove la sicurezza sul lavoro e’ maggiore e’ l’Irlanda (1.204). Il maggior numero di sinistri mortali si e’ verificato in Portogallo (9,0 su 100.000, con l’Italia staccata di ben dieci posizioni), contro l’1,2 della Svezia, all’ultimo posto.