Domani mattina la capitale dei motori renderà omaggio a Juan Manuel Fangio, il grande pilota argentino, nel decennale della sua scomparsa. E lo farà scoprendo un busto dedicato ad uno dei miti assoluti dell’automobilismo e realizzato dallo scultore modenese Alessandro Rasponi.

L’opera, una fusione in bronzo che ritrae il volto di Fangio, verrà donata al “Museo de Automoviles Juan Manuel Fangio” che raccoglie le vetture con le quali il pilota ha trionfato in tantissimi circuiti, più di 500 trofei e altri cimeli e che si trova nella cittadina argentina di Balcarce. Il secondo busto verrà invece collocato in autunno nel parco “Enzo Ferrari” di Modena dove già ci sono le statue di altri grandi piloti come Nuvolari, Villoresi, Ascari, Castellotti, Cabianca, Villa e Musso sempre realizzate dallo scultore modenese. Dopo l’estate altre busti di piloti accompagneranno i visitatori del parco “Ferrari”, toccherà a quelli di Ayrton Senna e Gilles Villeneuve, due campioni che hanno lasciato ricordi indelebili nei cuori degli appassionati di automobilismo. Il parco “Enzo Ferrari” che ospita le opere di Rasponi sorge sul terreno di quello che fu l’autodromo di Modena, conosciuto in passato per le imprese di piloti che spesso erano al volante di autovetture pensate e costruite soltanto a qualche chilometro di distanza dal circuito, nel cuore della terra dei motori.



Alla cerimonia di scopertura del busto di Fangio, che si terrà domani sabato 16 luglio alle ore 11,30 presso la sala di rappresentanza del Palazzo Comunale di Modena, saranno presenti il sindaco della città Giorgio Pighi, l’assessore al Centro storico e alla promozione della città Stefano Bonaccini, appassionati del mondo dei motori e don Sergio Mantovani, il sacerdote della Formula Uno.