Momenti di tensione ieri sera a Sassuolo dove un uomo di 43 anni, da tempo seguito da servizi per problemi di salute mentale, si e’ chiuso in un centro sociale minacciando di farlo saltare con una bombola di gas e gridando di volersi togliere la vita.

Nel centro non c’erano altre persone ma l’uomo impugnava due accette dicendosi pronto ad usarle anche contro se stesso. Solo dopo 40 minuti e’ stato convinto dalle forze dell’ordine a desistere dai suoi propositi e il tutto si e’ concluso con un ricovero per un trattamento sanitario obbligatorio.
Durante la trattativa la zona e’ stata presidiata da carabinieri, polizia e vigili urbani, messi in allarme dalle grida dell’uomo che, per le frasi che pronunciava, e’ subito parso in preda a una crisi da mania di persecuzione. La situazione e’ stata risolta con pazienza e dialogo, non e’ stata necessaria un’irruzione e alla fine l’infelice protagonista della vicenda ha abbracciato il capitano dei carabinieri di Sassuolo.


L’ufficiale, Gino Troiani, e’ lo stesso che piu’ di un anno fa risolse senza necessita’ di atti di forza una situazione parzialmente simile ma molto piu’ grave nella vicina Maranello.

Un giovane armato, in preda una una crisi psichica, prese in ostaggio tre persone in una piccola azienda minacciando una strage. Quella volta la paura duro’ tutta una notte ma la conclusione fu ugualmente positiva.