L’indebolimento del servizio postale in montagna nel periodo estivo è “inopportuno”, anche se avviene attraverso lo strumento dell’apertura degli uffici a giorni alterni, anzi servirebbe un potenziamento del servizio per rispondere alle esigenze del turismo. Lo sostiene il Consiglio provinciale di Modena che nei giorni scorsi ha approvato l’ordine del giorno proposto dal centro sinistra.

Illustrando il documento, il capogruppo della Margherita Gian Domenico Tomei ha sottolineato la preoccupazione per le notizie apparse sugli organi di informazione e ha sollecitato Poste Italiane spa a illustrare pubblicamente il piano di riorganizzazione estiva del servizio. Sollecitazione condivisa anche dal capogruppo dell’Udc Tomaso Tagliani per il quale gli uffici postali in montagna “vanno mantenuti”, mentre il capogruppo della Lega Giorgio Barbieri ha ricordato come l’anno scorso la chiusura riguardò ben 50 uffici. Per Enrichetta Annovi (Forza Italia) “per le Poste, che sono cambiate, occorre efficienza”. Il capogruppo Ds Demos Malavasi, appoggiando l’idea di organizzare un incontro tra Provincia, amministratori della montagna e direzione delle Poste, ha ribadito che si tratta di “chiedere all’azienda una verifica delle scelte compiute in modo da stabilire se possa essere mantenuto l’orario esteso degli uffici postali in montagna nel periodo estivo”.