Il 70% degli studenti universitari lavora e il 3,8% ha un impiego all’estero. Questi i risultati di un’indagine realizzata da Cofimp Bologna, centro servizi per la formazione e la consulenza delle piccole e medie imprese, su un campione di mille studenti, prevalentemente fuori sede, iscritti all’ateneo bolognese.

Tra i lavori, come prima scelta dei ragazzi risulta quella di cameriere, cuoco o barista (16,4%), seguita da promoter di negozi e aziende (10,7%), attivita’ di volantinaggio (9%) e commesso di negozio (8,6%).



Il 39,3% del campione dichiara di dedicare a queste occupazioni da 5 a 10 ore alla settimana, il 28,5% e’ impegnato da 10 a 20 ore, mentre il 16,9% ritaglia allo studio oltre 20 ore settimanali e il 15,4% piu’ di 35 ore. Il 29,5% del campione ha infatti un lavoro annuale, contro il 36,4% titolare di un impiego saltuario e un 34,1% che svolge attivita’ stagionali.



Da un punto di vista economico i lavori sono mediamente retribuiti: il 40,8% degli intervistati guadagna da 5 a 10 euro all’ora e il 27,7% riesce a ottenerne da 10 a 15 per ogni ora di prestazione. A fronte di un 23,8% di impieghi ben pagati risulta un 7,7% con guadagni pari a meno di 5 euro all’ora. Tra gli studenti intervistati, 4 su 10 dichiarano di svolgere queste attivita’ per garantirsi un’entrata oltre al budget familiare, mentre 6 su 10 ritengono le esperienze lavorative utili in vario modo per la crescita professionale.