Entra nel vivo oggi la 14° edizione di ‘Serate Estensi‘, le rievocazioni storiche del Ducato d’Este ambientate nel ‘600 modenese e dedicate quest’anno ai temi dell’astrologia e dell’astronomia.

Con la regia dell’Assessorato allo Sport, il primo fine settimana è riservato alla musica, all’arte e ai giochi. Si apre oggi in Piazza Grande alle 21.30 con il Coro Tomas Luis de Victoria che propone le “Mascherate Gioiose e Intingoletti Gustosi di Orazio Vecchi”, un omaggio alle composizioni popolari del compositore modenese di cui ricorre quest’anno il quarto centenario della morte. Uno spaccato di vita musicale e sociale dell’epoca di Orazio Vecchi, che fu Maestro di Cappella del Duomo alla corte di Cesare d’Este, ma anche autore di gustosi capricci, carnevalate e canzonette genuinamente modenesi. Il gruppo vocale Tomas Luis de Victoria, diretto da Giovanni Torre, interpreta e coinvolge il pubblico con intermezzi mimici e stile popolare, come una antica compagnia di “Cantori della Commedia Harmonica”.

Venerdi 17 alle 17.30 al Centro Commerciale La Rotonda di via Morane si inaugura la mostra “Scrutando il Cielo alla Corte Estense”. L’ influenza dell’astrologia, ma anche della cartomanzia, della chiromanzia e delle scienze esoteriche sulla cultura rinascimentale viene documentata dalle immagini dei capolavori ispirati ai miti e leggende celesti. In un percorso artistico tra scienza e superstizione si va dalla “Nascita della via Lattea” del Tintoretto, al Rilievo Mitriaco della Galleria Estense, al Ciclo dei Mesi di Palazzo Schifanoia, ai Tarocchi Estensi del ‘400, fino alle suggestive immagini del “De Sphaera”, il codice astrologico conservato alla Biblioteca Estense. Curata da Nunzia Lanzetta, la mostra rimane aperta fino al 26 giugno.

Venerdi 17 prima serata riservata alle sfide d’epoca. Alle 21.30 in Piazza d’Armi/Parco Novi Sad un colpo di colubrina darà il via alla partita di Calcio Storico fra la squadra di Modena e i Calcianti di San Felice sul Panaro, vincitori lo scorso anno. Le due squadre, composta ciascuna da 27 atleti (i ruoli sono datori indietro, datori innanzi, sconciatori, innanzi o corridori), si fronteggeranno secondo le antiche regole del Calcio Fiorentino, antenato del football, ma anche del rugby nostrano. Sono ammessi infatti tiri di piede e di mano e placaggi in campo, fino a raggiungere il punto o il mezzo punto della “caccia. Ad aprire l’incontro un ricco corteo partirà alle 20.30 da Piazza Grande: ne farà parte anche il gruppo storico della Repubblica Fiorentina, con i rappresentanti del Calcio toscano a garantire la regolarità storica dell’ incontro modenese. Al termine il cielo di Modena, protagonista di queste Serate Estensi, esploderà di luci con il Concerto per Fuochi d’Artificio.

Risale alle più antiche tradizioni delle giostre e dei tornei cavallereschi la Quintana Cybea, in programma sabato 18 ancora in Piazza d’Armi. A portarla a Modena è l’Associazione Ducato di Massa, che ogni anno organizza questo evento nel capoluogo toscano il primo sabato d’agosto, rievocando la posa della prima pietra della città nel 1557. Con questo incontro sul filo della storia continua il rapporto iniziato lo scorso anno con gli antichi sudditi del Ducato d’Este. Con le nozze fra Ercole d’Este e Maria Teresa Cybo Malaspina, il Ducato nel 1738 acquisì infatti lo Stato di Massa e l’agognato sbocco al mar Tirreno. Da Massa arriverà una delegazione di centocinquanta fra sbandieratori, musici, cavalli, cavalieri e nobili, per assistere allo scontro tra i comuni di Modena, San Felice sul Panaro, Finale Emilia e Savignano, ciascuno abbinato ad un colore e ad un cavaliere.
L’appuntamento è in Piazza Grande alla Porta dei Principi alle 20.30 per la solenne cerimonia di investitura. Da qui il corteo preceduto da tamburi e chiarine raggiungerà Piazza d’Armi. Sull’anello della pista i cavalieri dovranno correre tre “carriere”, tentando di infilare nel minor tempo, con la lancia lignea lunga 2,45 metri, il maggior numero di anelli di misura decrescente: 12, 9 e 7 centimetri. Al Comune vincitore va il palio della Quintana. Quest’anno il trofeo è opera di Giulia Setti, allieva della 5° L dell’Istituto d’Arte Venturi.