La Regione lancia l’allarme: i veicoli commerciali stanno ormai intasando il traffico di tutte le città. A Bologna, ad esempio, sono ormai il 25% dei mezzi circolanti, una media superiore alle principali città europee (a Roma sono il 22%, a Londra appena l´11%, ad Hannover il 12%). E la situazione non è migliore nel resto della regione.

Degli 83 milioni di tonnellate di merci che in media ogni si spostano all’interno della regione – senza contare dunque quelle in transito, in arrivo o in partenza da altre regioni – solo una percentuale minima utilizza l’autostrada: passano dal casello solo il 25% dei Tir e appena il 12% dei furgoni. Il resto si incolonna su strade ordinarie e attraversa le città.

E proprio l’emergenza legata al traffico urbano delle merci e delle possibili soluzioni è al centro della conferenza finale del progetto europeo ‘City Ports’ in corso al Palazzo dei congressi di Bologna.
Il Progetto, di cui la Regione Emilia-Romagna è capofila, coinvolge quattro nazioni – oltre all´Italia, l’Austria, la Grecia e la Slovenia – ed è finanziato in parte dall´Unione europea e in parte da altri soggetti pubblici e privati.
Nel corso del convegno, oltre ai dati, si parla anche dei progetti avviati in regione per migliorare la situazione logistica dei centri urbani: dalle centrali operative e i sistemi telematici di prenotazione e pianificazione delle consegne ai centri di distribuzione urbana delle merci, dagli interventi di regolamentazione degli accessi ai centri all’utilizzo di veicoli meno inquinanti e più efficienti.

Il modello generale messo a punto con il progetto City Ports per l’analisi dei contesti locali e per la definizione e la valutazione delle possibili soluzioni è stato adottato anche per tutte le città regionali, come linea guida operativa per l’attuazione degli interventi finanziati.