Italiani popolazione generosa e sensibile nei confronti dei problemi della societa’ e di chi e’ meno fortunato. Tra gli abitanti del Belpaese, infatti, piu’ di uno su due fa almeno una donazione all’anno. Tra le cause per cui si fa beneficenza, su tutte prevale la ricerca medico-scientifica, che ‘tocca’ il 28,3% degli italiani.

E se al Nord la prevale l’attenzione alle cause ambientaliste, al Sud solo le cause umanitarie raggiungono la media nazionale. Tra le regioni la piu’ ‘generosa’ e’ la Toscana, dove a fare beneficenza e’ il 67,2% della popolazione. Seguono l’Emilia Romagna (66,5%), e la Basilicata (66,3%). In coda invece la Puglia (59,7%), il Lazio (59,3%) e la Sicilia, fanalino di coda con il 57,9%.



E’ quanto risulta da una ricerca firmata ‘Consodata’, la societa’ del gruppo ‘Seat Pagine Gialle’ specializzata nei servizi per il marketing, che ogni anno rileva anche l’atteggiamento degli italiani nei confronti delle donazioni. L’analisi di quest’anno e’ stata effettuata su un campione di un milione e mezzo di persone, con piu’ di 19 anni, estratto dalla banca dati LifeStyle di Consodata. La ricerca ha contemplato le donazioni effettuate dal 1999 al 2004 per le quattro cause principali, ovvero quelle medico-scientifiche, quelle umanitarie, quelle per i diritti dei bambini e per la tutela degli animali e dell’ambiente.

In particolare, la ricerca ha permesso di stimare in quasi 29 milioni (circa il 63% degli italiani con piu’ di 19 anni) i donatori, e cioe’ coloro che negli ultimi anni hanno fatto almeno una donazione l’anno, di qualsiasi importo, per una o piu’ delle quattro cause considerate e con qualsiasi mezzo di pagamento (dal bonifico alla carta di credito, al conto corrente postale, fino alla donazione in contanti)



Tra le ‘causali’ che hanno spinto a donare, il primato spetta alla ricerca medico-scientifica, che ‘tocca’ il 28,3% degli italiani, piu’ delle cause umanitarie (18,5%), per l’infanzia (12,2%) e per l’ambiente (6,7%). Dovendo stilare, poi, una classifica regionale della sensibilita’ alle donazioni, in termini di percentuale di donatori sulla popolazione, troviamo in testa la Toscana con il 67,2%, l’Emilia Romagna (66,5%) e la Basilicata (66,3%). In coda ci sono invece la Puglia (59,7%), il Lazio (59,3%) e la Sicilia (57,9%).



Consodata ha anche rilevato una diversa sensibilita’ alle cause nelle regioni. In sintesi, la sensibilita’ alla ricerca medica e’ piu’ alta al Centro, al Nord e in Basilicata.
La quota dei donatori per la causa sulla popolazione vede in testa l’Umbria (37%, contro una media nazionale del 28,3%), la Toscana (37%) e l’Emilia Romagna (33,4%), seguite dalla Basilicata (33%), che precede anche il Piemonte (31,5%) e la Lombardia (30%). In coda sono Calabria (24,5%), Trentino Alto Adige (23,8%) e Sicilia (23,4%).



La sensibilita’ all’ambiente, invece, e’ piu’ elevata ancora al Centro e al Nord. Le percentuali di donatori per questa causa sono infatti dell’8,6% in Emilia Romagna e in Toscana, e dell’8,3% in Liguria (a fronte di un valore medio nazionale del 6,7%). Minore e’ la sensibilita’ per questa stessa causa in Puglia (5,1%), Calabria (5,1%) e Sicilia (4,3%).