“Provvedimenti discriminatori nei confronti dei lavoratori e che potrebbero determinare situazioni di concorrenza impropria tra imprese”. E’ il commento dell’assessore regionale al lavoro Mariangela Bastico al cosiddetto “pacchetto competitività” presentato dal Governo.


Un disabile o una persona svantaggiata (come i disoccupati da più di due anni) saranno costretti – pena il decadimento di tutte le indennità di invalidità, di mobilità o disoccupazione – ad accettare un lavoro pagato fino al 20% in meno delle retribuzioni contrattuali. Inoltre, un’azienda che assumerà lavoratori disabili o disoccupati da più di due anni attraverso un’agenzia di somministrazione di lavoro, potrà risparmiare ulteriormente sul costo del lavoro, perché sarà possibile sottrarre al salario le indennità già percepite dal lavoratore assunto. Ad esempio: se un disoccupato ha un’indennità di 500 euro e il suo stipendio sarebbe di 900 euro, il datore di lavoro gli pagherà un salario di 400 euro, perchè decurtato dell’indennità percepita. Un meccanismo che potrà creare pericolose situazioni di concorrenza impropria tra imprese e diversità di trattamento tra dipendenti. Sono questi alcuni dei contenuti più allarmanti del decreto attuativo della legge 30 (la “Biagi”), ripresi e modificati in senso peggiorativo dai disegni di legge di iniziativa governativa che costituiscono il cosiddetto pacchetto competitività. “Ciò che ci preoccupa maggiormente – spiega l’assessore Bastico – è il contenuto fortemente discriminatorio di questi provvedimenti, lesivi del concetto di uguaglianza sancito dalla Costituzione. Ed è proprio in occasione del Primo Maggio che va ribadito il diritto di tutti a un lavoro stabile, sicuro, equamente retribuito, senza discriminazioni nei confronti delle categorie in difficoltà”.


“Inoltre – prosegue Bastico – è grave che il disegno di legge sulla competitività escluda completamente le Regioni dalla definizione dei termini di congruità dell’offerta di lavoro fatta ai disabili e agli svantaggiati. Il progetto di legge regionale sul lavoro prevede, al contrario, che le offerte debbano essere congrue e adeguate alle retribuzioni contrattuali. Un provvedimento, quest’ultimo, che non potrà essere adottato se il disegno di legge verrà approvato”. Per questo l’assessore Bastico ha preso carta e penna per scrivere a tutti i parlamentari eletti in Emilia-Romagna, con lo scopo di segnalare le preoccupazioni della Regione e per sviluppare iniziative politiche e parlamentari dirette a modificare sia il decreto attuativo che i provvedimenti contenuti nel pacchetto sulla competitività.


“In Emilia-Romagna – spiega ancora Bastico – i disoccupati da più di 24 mesi sono pochi. Si tratta per lo più di casi che si intrecciano con uno svantaggio sociale. Ma è chiaro potrebbe crearsi una pericolosissima situazione di disparità se un’agenzia di somministrazione assume al sud – dove sono purtroppo frequenti periodi di disoccupazione così lunghi – gruppi di lavoratori che possono essere pagati molto meno dei colleghi, magari occupati nella stessa azienda. Inoltre, vi saranno imprese che diventeranno più competitive perché potranno pagare di meno i loro nuovi dipendenti. Il governo, in sostanza, continua a credere che per essere competitivi sia necessario solo abbassare il costo del lavoro. Una strada impraticabile, per la nostra regione e per il paese. Non è impoverendo i lavoratori e introducendo questi meccanismi di concorrenza impropria che si accresce la competitività”.