Il Consiglio provinciale di Bologna ha confermato il rinnovo per il mandato amministrativo 2004-2009 dell’Accordo di programma per lo smaltimento dei rifiuti da parte delle imprese che operano nel settore agricolo, visti i concreti risultati raggiunti nei primi sei anni di attuazione.


La delibera, approvata all’unanimità, ripropone sostanzialmente l’accordo di programma locale stipulato nel 1999 dalla Provincia con numerosi Comuni del territorio, le organizzazioni professionali agricole, il Consorzio Agrario Interprovinciale di Bologna e Modena, le società cooperative agricole e le società multiservizi, a cui si sono aggiunti ora nuovi firmatari.

L’accordo ha l’obiettivo di favorire una gestione più semplice dei rifiuti agricoli, offrendo ai piccoli operatori del settore opportunità di smaltimento in condizioni economiche e burocratiche agevolate e semplificate, incentivando il conferimento delle limitate quantità che producono, proprio perchè sono queste che rischiano maggiormente di essere abbandonate o destinate genericamente ai cassonetti.
Dal 2000 al 2004 il trend di conferimento dei rifiuti, pericolosi e non, è cresciuto da 124 mila chili a 173 mila: i rifiuti non pericolosi da 91 mila sono arrivati a 173 mila e quelli pericolosi (batterie al piombo, scarti di olio per motori, ingranaggio, lubrificazioni, filtri dell’olio) sono saliti da 33 mila a 37 mila.

Si è attuata – rileva la Provincia – una politica di prezzi agevolati, che nel caso di oli o batterie viene effettuata a costo zero. L’accordo incentiva così la raccolta differenziata, il recupero e il riciclaggio, semplifica gli adempimenti a carico dei produttori agricoli e aumenta l’efficacia dei controlli pubblici.
Quest’ultimo obiettivo, in particolare, è stato realizzato attraverso l’individuazione di cinque centri pubblici e privati di raccolta dei rifiuti situati a Sala Bolognese, Minerbio, Pianoro, Mordano e Gaggio Montano. Le integrazioni e alcune modifiche integrative apportate all’accordo nel 2000 e nel 2002 hanno permesso di rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze di smaltimento di alcune tipologie di prodotti e di estenderlo a tutti i rifiuti pericolosi e non, prodotti direttamente o indirettamente dalle attività agricole.

Fra le novità contenute nell’Accordo per il 2004-2009, emerge un impegno per rilanciarlo dal punto di vista dell’informazione agli utenti per diffondere i risultati concreti raggiunti fino ad ora e andare oltre le 2000 aziende agricole che a tutt’oggi lo hanno sottoscritto.