Si sta normalizzando la situazione all’Atcm, l’azienda trasporti di Modena, dove ieri sono rimasti assenti per malattia più di 100 dipendenti, in particolare gli autisti che si riferiscono ai depositi di Modena e di Vignola. Stamattina si è dimezzata la quota di autisti ancora assenti e, secondo i rilevamenti dell’azienda trasporti, solo il 5% delle corse di bus ha subito variazioni o cancellazioni.

Resta comunque aperto il fronte della protesta dei dipendenti contro il taglio dell’indennità di malattia, che potrebbe portare a uno sciopero in tempi ristretti.
A partire dal primo marzo, infatti, la legge Finanziaria ha trasferito le indennità dall’Inps alle aziende locali, che hanno disdettato i vecchi accordi. In sostanza, sulla scorta delle nuove regole, i dipendenti non si vedrebbero pagare le prime tre giornate di malattia. ”E’ una decisione assunta in sede nazionale, e noi ci troviamo ad applicarla – ha sottolineato Laura Tosi, presidente dell’Atcm -. Peraltro, non credo che le forme di protesta spontanee adottate dai dipendenti siano valide”.

La massiccia astensione dal lavoro, ieri, ha infatti provocato forti disagi alla circolazione di bus urbani ed extraurbani, con lunghe attese alle pensiline. Già ieri l’Atcm ha chiesto la visita di controllo per tutti i dipendenti assenti per malattia. Questa mattina in Prefettura sono stati convocati i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’azienda trasporti, ma il vertice non sembra aver avuto un esito positivo, e il malcontento fra gli autisti sembra ancora elevato. Non si esclude dunque che, proprio sulla questione dell’indennità di malattia, si arrivi a uno sciopero, forse già per lunedì 21 marzo.