Il divario Nord-Sud, per una volta, va a vantaggio del Mezzogiorno, dove le unità di lavoro nel 2002 sono aumentate dell’1,6%, a un ritmo maggiore rispetto alla media nazionale, attestata all’1,3%. Lo dice l’Istat, in una statistica su ‘Occupazione e valore aggiunto nelle province’.

Si trovano sotto la media le grandi ripartizioni geografiche del Nord. Il Nord-Ovest, infatti, cresce a un ritmo dell’1%, mentre il Nord-Est progredisce appena dello 0,8%. Il Centro è la zona più vivace segnando l’1,7%. Su base nazionale l’aumento più forte, analizzando le varie attività economiche, spetta ai servizi (+1,6%), seguiti dall’industria (+1%), mentre l’agricoltura è in flessione dell’1,9%.

Lo studio dell’Istat offre anche i dati relativi agli incrementi di produttività, vale a dire le variazioni del valore aggiunto per unità di lavoro tra il 2002 e il 2001. In questo caso è il Nord-Est a presentare i numeri migliori, con un incremento del 2,8%, seguito dal Mezzogiorno con un +2,4%. Sotto la media nazionale (2,1%) si trovano invece Nord-Ovest (+1,9%) e Centro (+1,7%).