“Il 4 novembre è il mio nuovo compleanno”. Nella sua stanza d’ospedale, Alba Parietti fa ancora fatica a credere di essere uscita viva insieme al suo compagno, Giuseppe Lanza di Scalea, dallo spaventoso incidente stradale contro un Tir che ha ridotto a un groviglio di lamiere l’auto su cui stavano viaggiando.

“Giovedì sera è stata la mia seconda nascita. Ho avuto la sensazione che finisse un vita e ne cominciasse un’altra”. “Bastava che la macchina finisse sotto il camion pochi centimetri più in là e saremmo morti”, racconta con la voce ancora flebile dopo aver passato tutta la notte fra le Tac e gli esami di ogni tipo a cui l’hanno sottoposta i medici del Policlinico di Modena. “Mi sono trovata improvvisamente intrappolata fra le lamiere contorte in uno spazio di 10 centimetri e sentivo Giuseppe che si lamentava, ma non potevo né toccarlo, né vederlo perché una barriera di lamiere mi divideva da lui”.

Intanto un bolletino medico diffuso dal Policlinico di Modena annuncia venti giorni di prognosi per Alba Parietti, trenta per il suo fidanzato Giuseppe Lanza di Scalea.
“La signora Parietti – si legge nel bollettino – ha subito un trauma cranico con commozione cerebrale transitoria e perdita di conoscenza. Presenta una ferita al cuoio capelluto e minori escoriazioni al volto. E’ stata trattata dai medici ortopedici per una frattura composta al piede destro ed una contusione al gomito sinistro”.

ll suo compagno “ha subito un trauma cranico con perdita di coscienza prolungata. E’ stato trattato dai medici dell’Otorinolaringoiatrica e della Chirurgia plastica per una ferita al padiglione auricolare destro, e dai medici ortopedici per una lussazione al piede destro. Ha subito inoltre un trauma distorsivo del rachide cervicale di notevole entità, che richiederà il posizionamento di un collare ortopedico per qualche tempo”.