Gli italiani preferiscono il cibo, mentre il sesso è solo al terzo posto, perfino dopo i viaggi e appena prima della lettura e del vino. Ma a rovinare la reputazione del paese dell’amore sono le donne: analizzando solo le risposte maschili, il sesso infatti sorpassa e arriva primo.


La top five delle passioni degli italiani è rivelata da un sondaggio di Demoskopea, realizzato per CNR, syndication radiofonica di Rcs Broadcast, per la trasmissione settimanale ‘L’Opinione degli Italiani’.

Il cibo conquista il podio, e viene indicato come passione principale dal 33% degli intervistati. Al secondo posto della classifica i viaggi, citati dal 27% del campione mentre al terzo posto il sesso, con una percentuale del 21%, anche se, ad un’analisi più approfondita, si scopre che, nella classifica maschile, detiene il primo posto. Chiudono la top five, rispettivamente al quarto e al quinto posto, la lettura (con il 15% del favore degli intervistati) e il vino, citato solo dal 4% del campione.

Riguardo al primo classificato, il cibo, uomini e donne, di tutte le età e di tutte le regioni, non rinuncerebbero mai ai primi piatti. Quasi la metà degli intervistati (47%) sostiene che non ne farebbe mai a meno. La pizza, altro simbolo italiano, non è poi così irrinunciabile: è citata infatti solo dal 9% del campione, e viene addirittura superata dal pesce che si aggiudica l’11% delle preferenze. Più scontato l’atteggiamento dei giovani che, in alternativa a pastasciutte e risotti, preferiscono la pizza piuttosto che un secondo di pesce (la pizza è favorita dal 20% dei giovani).

Il sesso si aggiudica solo il terzo posto, con il 21% di citazioni, una percentuale dove pesa la risposta delle donne, chissà se effettivamente meno interessate o solo più pudiche al contrario dei maschi, forse più preoccupati dell’immagine che sinceri. Comunque, uomini e donne di tutte le età sono concordi nell’affermare che, per dare una marcia in più al rapporto di coppia, ci vuole fantasia, non bisogna fare sesso sempre nello stesso modo, ma cercare di variare perfino le posizioni (lo sostiene il 25% del campione), ma anche l’ora e il luogo. Sono soprattutto gli adulti, con una vita evidentemente più legata alla routine, a sottolineare l’esigenza di variare mentre i più giovani, che hanno maggiori possibilità di gestire liberamente il loro tempo, ritengono più utile la biancheria provocante o addirittura i film e le riviste osè.

(Fonte: Ansa)