Non si pagherà pedaggio sulle strade statali. I 3 miliardi indicati in finanziaria rappresentano la cifra della vendita a titolo oneroso di circa 1.500 chilometri di strade a una società controllata direttamente o indirettamente dallo stato.

Il ministero dell’economia interviene oggi per chiarire la portata del provvedimento inserito in finanziaria, all’articolo 35 e per precisare che le interpretazioni apparse oggi sulla stampa non corrispondono alla realtà. Il ministero spiega che l’operazione riguarda la cessione a titolo oneroso di circa 1.500 km di strade statali, tra quelle in esercizio e quelle in costruzione, ad una società che è al di fuori del perimetro della pubblica amministrazione, ma controllata direttamente o indirettamente dallo stato; che la stima di 3 miliardi circa di introito per lo stato non rappresenta pedaggi per gli automobilisti, ma è il prezzo pagato dalla società acquirente a seguito della cessione; che la remunerazione dell’investimento, che avviene attraverso “pedaggi ombra” (shadow toll) pagati dall’erario alla società acquirente in funzione del traffico effettivo, non grava sugli automobilisti.

“Proporrò che si studi l’abbonamento per chi usa più spesso le strade statali, e quindi le usa per motivi di lavoro, trasporto merci ecc. Così come esiste l’abbonamento ferroviario che comporta anche un costo minore per chi lo acquista, si può studiare l’abbonamento per le strade statali”. Lo ha detto il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano a margine del convegno sul trasferimento tecnologico. “Bisogna capire i pro e i contro della decisione: – ha sostenuto Marzano – in primo luogo, non tutti usano le strade statali, oppure non con la stessa frequenza. Se non si paga il pedaggio, qualcuno paga, e cioè tutti quelli che le usano e quelli che non le usano”.