Una vena da artista mal indirizzata, senso del risparmio portato all’eccesso, un pizzico di spregiudicatezza e forse, sotto sotto, la convinzione, mista a piacere, di poter gabbare l’Amministrazione comunale e la Polizia Municipale.

Per il momento non si sa cosa ha spinto una distinta signora modenese ad utilizzare una penna a china, con mano ferma e decisa, per falsificare i tagliandi a pagamento per la sosta autorizzata, emessi dalla macchina in piazza Roma.
Un addetto alla sosta durante il proprio giro di controllo alle auto parcheggiate davanti al Palazzo Ducale ha notato che una vettura aveva in bella mostra sul cruscotto un tagliando che consentiva la sosta sino alle 14. Un orario improbabile visto che nella centrale piazza cittadina la sosta è gratuita fra le 12,30 e le 14,30, e l’eventuale eccedenza del pedaggio avrebbe fatto scattare l’orario in avanti. L’addetto ha segnalato la cosa agli operatori della Polizia Municipale del comando del centro storico che hanno deciso di effettuare un’immediata verifica. Una pattuglia di operatori ha individuato la proprietaria dell’auto e ha iniziato una serie di controlli. Il tagliando esposto era chiaramente falsificato dalle 11 alle 14.

All’interno della vettura sono stati poi rinvenuti altri 143 tagliandi contraffatti. La donna utilizzava molto abilmente una penna a china con cui alterava l’orario di scadenza e o la data di emissione. Gli operatori hanno prima multato l’automobilista per il permesso di sosta scaduto quindi l’hanno deferita all’Autorità Giudiziaria per uso di documento della Pubblica amministrazione contraffatto. Rischia da 4 mesi a 2 anni di reclusione.