In fatto di incassi gli stadi italiani sono al secondo posto in Europa dopo quelli inglesi e precedono quelli tedeschi. E’ quanto emerso dal rapporto annuale condotto dall’agenzia specializzata inglese ‘Deloitte&Touche’, che sarà presentato domani. Le conclusioni dello studio, giunto alla tredicesima edizione, sono state anticipate dal settimanale tedesco ‘Stern’.


Nella stagione 2002-2003 sono entrati nelle casse dei club inglesi 1,79 miliardi di euro; in quelle dei club italiani 1,16 miliardi, mentre alle squadre tedesche sono andati 1,1 miliardi di euro. Sul piano degli utili, però, il bilancio italiano si è chiuso con un passivo di 381 milioni di euro, mentre i club della Bundesliga hanno fatto registrare un attivo di 115 milioni di euro.

Secondo i dati forniti dalla ‘Deloitte&Touche’, la voce che incide maggiormente sugli incassi è costituita dagli stipendi dei calciatori italiani, anche se in netta diminuzione: nella stagione presa in esame è passata dal 90 al 76 per cento.
In Germania, invece, gli ingaggi dei calciatori hanno inciso per il 45 per cento sugli introiti realizzati dalla vendita dei biglietti. La Germania è anche il Paese europeo che ha fatto registare la massima affluenza allo stadio, con una media di 35.048 spettatori a partita, di pochissimo superiore alla media inglese di 35.008 spettatori.
Il biglietto di ingresso in uno stadio inglese costa mediamente 39 euro, in Germania 19 euro.