Donne occupate in crescita, ma poche le manager. L’indagine annuale di Unioncamere e del ministero del Lavoro sui fabbisogni professionali e le previsioni di assunzioni delle imprese conferma che le aziende preferiscono gli uomini. A livello territoriale, le regioni in cui si concentra la maggior richiesta sono l’Emilia Romagna (22,5%), la Toscana ed il Lazio.

Al contrario, le regioni in cui la quota di assunzioni di donne è più bassa sono la Calabria, la Sicilia e la Puglia. Nel dettaglio, le professionalità nelle quali le donne restano leader indiscusse sono: ostetrica (95,3%), insegnante (63,7%), farmacista (54,4%), assistente sanitaria (71,6%). Moda e bellezza, poi, parlano decisamente un linguaggio femminile come nel settore tessile in cui la donna è preferita al 79,7% rispetto all’uomo.

Delle 673.763 assunzioni programmate dalle imprese italiane entro l’anno, una quota compresa tra un minimo del 18,5% ed un massimo del 52,6% dovrebbe interessare le donne. In valore assoluto le assunzioni femminili dovrebbero arrivare a 124.842 unità.