Ventitre persone sono state denunciate dai carabinieri di Reggio Emilia con l’accusa di aver ricettato dei telefoni cellulari che erano stati rubati in un negozio di telefonia nel 2003.

Le indagini dei militari, coordinate dal pm reggiano Luciano Padula, hanno permesso di individuare venti degli ottantacinque apparecchi che erano stati rubati dai ladri che svaligiarono un negozio di via Cafiero a Reggio Emilia.
I malviventi erano riusciti ad introdursi nell’esercizio da una uscita di sicurezza ed avevano asportato oltre ai cellulari merce per un valore di 40.000 euro.

Le indagini dei carabinieri sono riusciti a risalire a venti persone che avevano acquistato i cellulari: tredici reggiani, tre bolognesi, due mantovani, un modenese e un casertano. Inoltre tre reggiani (W.I., 38 anni casalinga; A.A. 55 anni operaio; D.B., 35 anni operaio) sono stati denunciati con la medesima accusa, ma la loro posizione è ritenuta più grave dagli investigatori dato che i tre non solo hanno acquistato, ma anche venduto i telefonini.

Gli insospettabili acquirenti (professionisti, operaie, studenti, disoccupati, imprenditori e casalinghe) hanno fornito le giustificazioni più improbabili ai carabinieri: qualcuno infatti ha perfino raccontato di aver trovato l’apparecchio per terra, ma è stato smentito dal fatto che ha collocato il ‘ritrovamento’ in una data antecedente al furto. Altri invece hanno ammesso l’acquisto illecito che aveva permesso di risparmiare dal 50 all’80% sul prezzo dell’apparecchio.

Ora le indagini dei carabinieri proseguono per individuare gli acquirenti dei telefonini che ancora mancano all’appello, e per dare un nome ai ladri che svaligiarono il negozio.