Dai dati delle preimmatricolazioni raccolte tra aprile e maggio dal MIUR esce una netta preferenza degli studenti per i corsi di laurea triennale di area scientifico, tecnica, sanitaria. Quasi due su tre (64,30%) orientati a preferire indirizzi altamente professionalizzanti.

Nell’area umanistico, giuridica economica regge e avanzano solo gli studi di impronta economica. L’interesse maggiore rivolto alle Ingegnerie, alla Medicina ed alle Professioni sanitarie. I maschi quest’anno rivelano una più accentuata determinazione a proseguire gli studi. Ingegneria continua a parlare prevalentamente al maschile (81,2%), mentre lettere resta appannaggio della popolazione studentesca femminile (95,5%), così come la medicina e le professioni sanitarie (77,5% donne).

Pur se generalmente accolta con tiepidezza da parte degli studenti, la campagna nazionale preimmatricolazioni all’università avviata dal MIUR tra la seconda metà di aprile e la prima metà di maggio, consente di cogliere alcune interessanti tendenze circa gli orientamenti che vanno emergendo quest’anno tra i potenziali nuovi iscritti all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Va tenuto presente che la preiscrizione espressa a quella data aveva un carattere assolutamente non impegnativo e vincolante.

Complessivamente coloro che avevano indicato come opzione principale il nostro Ateneo sono stati 302, un numero statisticamente scarsamente rilevante rispetto alle oltre 4.000 matricole che si sono andate consolidando negli ultimi due anni all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Tuttavia, il campione delle risposte ottenute – per quanto limitato e poco scientifico – offre un interessante spaccato di quelle che, poi, potrebbero essere tra qualche settimana le scelte che compiranno i giovani neo-diplomati, non solo delle province di Modena e di Reggio Emilia, ma d’Italia.

Intanto, la prima curiosità riguarda un più deciso equilibrio rispetto all’anno scorso relativamente alle risposte fornite da maschi e femmine. L’analisi, infatti, rivela che nel 2004 sono molto più numerosi i ragazzi intenzionati a “prendersi” una laurea triennale o quantomeno che (si consideri il periodo in cui è effettuata la rilevazione!) anche i ragazzi hanno idee più chiare sul proprio futuro e sulla eventuale prosecuzione degli studi. Nel 2003 il questionario del MIUR aveva riscosso successo soprattutto tra le coetanee (66,73% delle risposte). Quest’anno la distribuzione delle risposte è: 57,95% femmine e 42,05% maschi.

Un’attenta osservazione dei dati – a livello del nostro Ateneo – evidenzia un più accentuato interesse dei diciottenni/diciannovenni verso percorsi che – sulla carta – appaiono più professionalizzanti. Ben il 64,30%, contro il 48,07% del 2003, è orientato a seguire corsi di laurea dell’area scientifico-tecnica-sanitaria e, più in particolare, verso le proposte formative dell’Ingegneria (+ 9,4%) e della Medicina e chirurgia (+ 7,0%), che comprende le lauree per professioni sanitarie.

In flessione la spinta per le lauree dell’area umanistica, giuridica, economica ad eccezione delle ultime. Anche per la facoltà di Economia “Marco Biagi” il segno è positivo (+ 1,6%).

Infine, le conferme. La facoltà di Lettere e filosofia continua ad esercitare una quasi esclusiva attrazione da parte delle ragazze. I maschi – in base ai dati – sarebbero appena il 4,5%. Così come alle Ingegnerie di Modena e di Reggio Emilia guardano soprattutto i maschi (81,2%), mentre Medicina e le professioni sanitarie si caratterizzano come potenziale sbocco di studi per l’universo femminile (78,5%).