Un’ora di lavoro che cambia la vita. E’ lo slogan di una campagna nazionale di solidarietà per gli ospedali missionari dell’Uganda ed è anche l’invito rivolto a medici di famiglia e ai dipendenti dell’Azienda USL e dell’Azienda Policlinico di Modena.

Un’ora di stipendio per ridare la speranza a migliaia di bambini, uomini e donne ugandesi. La campagna è promossa dalle associazioni Medicina e Persona, Medici Cattolici Italiani (AMCI) e Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI) e per la provincia di Modena ha trovato la collaborazione delle Aziende USL e Policlinico. Gli obiettivi dell’iniziativa, che si protrarrà fino al prossimo ottobre, sono stati illustrati da Mauro Malagoli (Medico di Medicina Generale e referente provinciale dell’associazione Medicina e Persona), Eugenio Galavotti (segretario dell¿associazione Medici Cattolici Italiani), Giancarlo Gibertoni (medico psichiatra del direttivo dell’associazione Medicina e Persona) e Roberto Marasca (medico ematologo del direttivo dell’associazione Medicina e Persona). Concretamente s’intende sostenere le strutture sanitarie cattoliche non profit che operano in Uganda: 27 ospedali missionari, 220 unità sanitarie e 12 scuole per infermieri che, da cinquanta anni, garantiscono la possibilità di cura negli angoli più remoti del paese.