”La crisi della De Tomaso non e’
un fulmine a ciel sereno, in quanto essa perdura da 4-5 anni, nel corso dei quali i numerosi e significativi interventi finanziari eseguiti dalla proprieta’, anche dopo la morte del fondatore, non sono stati sufficienti a realizzare l’ auspicata inversione di tendenza”. Lo affermano in una dichiarazione i liquidatori della De Tomaso Modena, Isabelle Haskell (vedova dell’industriale Alejandro De Tomaso, morto un anno fa) e Aldo Rocco Salerno.


”L’ esistenza di ‘Cordate di imprenditori’ pronti a rilevare l’ azienda – affermano i liquidatori, replicando a notizie di stampa dei giorni scorsi – e’ fuori da ogni realta’ e chi ha pubblicamente rivelato un tale retroscena o e’ in malafede o e’ disinformato. Gli scriventi sarebbero ben lieti di incontrare soggetti seriamente interessati a rilevare l’ azienda e rendono nota questa loro disponibilita’, per quanto i precorsi tentativi effettuati in questa direzione non abbiano dato alcun risultato plausibile”.
Sul progetto De Tomaso-Uaz per realizzare e commercializzare la nuova jeep ‘Simbir’, ”a cui si e’ improvvidamente riferito un ex amministratore ormai sprovvisto di qualsiasi legittimazione per interpretare gli indirizzi della societa”’, Huskell e Salerno affermano che ”qualora in futuro si rivelasse praticabile, i suoi tempi tecnici non sono compatibili con l’ attuale stato di difficolta’ della De Tomaso. Cio’ non toglie, comunque, che quel progetto rimanga in piedi e non sia minimamente compromesso dalla doverosa messa in liquidazione della societa”’.


Isabelle Haskell e Aldo Rocco Salerno poi ”non possono nascondere lo stato di sconforto e di amarezza che ha accompagnato la scelta della proprieta’ di addivenire a questa drastica, ineludibile, decisione. Questo stato d’ animo e’ amplificato dalla consapevolezza delle gravi ripercussioni sociali che ne derivano, con particolare riguardo alla sorte del personale dipendente, per la quale gli organi della societa’ stanno attivando gli ammortizzatori sociali idonei a compensarne parzialmente gli effetti. I liquidatori della societa’ De Tomaso Modena Spa in liquidazione colgono l’ occasione – conclude la dichiarazione – per confermare il loro impegno a salvaguardare la sopravvivenza concreta del marchio De Tomaso, nonche’ per rassicurare il ceto creditorio in ordine alla realistica possibilita’ di soddisfarne pienamente le aspettative in tempi estremamente ravvicinati”.