Sull’Italia – spiega l’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena – è presente un campo di pressioni piuttosto livellate su valori attorno ai 1020 hPa, che però non trova riscontro in quota dove un’ampia saccatura al momento ci sfiora. Già da domani questa si abbasserà di latitudine e diverrà più stretta; nel contempo l’associata aria fredda favorirà fenomeni di moderata instabilità. Successivamente miglioramento, ma solo temporaneo: già dall’inizio della prossima settimana sembra profilarsi un graduale peggioramento.

Domani, cielo irregolarmente nuvoloso con sviluppo di cumuli che potranno dar luogo a locali temporali, dalla pianura estesi ai rilievi. Seguirà un graduale miglioramento a cominciare dalla bassa.

Nella notte possibili residui fenomeni sui rilievi, ma successivo rapido miglioramento con passaggio, dalla giornata di sabato, a cielo soleggiato cosparso da piccole nubi bianche: stratocumuli d’aria fredda e cumuli humilis. I primi saranno destinati a dissolversi, i secondi, localmente, potrebbero accrescersi nel corso della giornata fino a divenire nelle ore pomeridiane isolati cumuli, limitati alle zone montuose; comunque in un contesto generale di tempo buono.

Domenica giornata piuttosto calda e soleggiata dai connotati quasi estivi. Isolate nubi a debole sviluppo verticale potranno comparire in prossimità del crinale nel primo pomeriggio.

Lunedì, inizialmente piuttosto soleggiato e caldo, successivamente è ipotizzabile un peggioramento, ma al momento – concludono all’Osservatorio Geofisico modenese – i modelli fisico/matematici non sono concordi.