Il 22% dei giovani italiani si
colloca sulle posizioni più alte di una ipotetica ‘scala di
razzismo’: è uno dei dati più preoccupanti di una indagine,
effettuata dal Dipartimento di ricerca sociale ‘Gianni Statera’
dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma e finanziata dall’Unione
delle Comunità Ebraiche Italiane con i fondi dell’8 per mille.

Lo studio, presentato oggi alla Camera alla presenza del
presidente Pier Ferdinando Casini, evidenzia un forte
pregiudizio nei confronti di tre minoranze culturali, i
musulmani, gli ebrei e gli immigrati extracomunitari.
L’intolleranza è particolarmente diffusa nel cosiddetto
‘profondo nord’, cioé in Lombardia, Veneto e Friuli, nei
giovani più religiosi e in quelli di estrema destra, anche se,
nei confronti degli ebrei, i giovani di estrema sinistra
risultano più intolleranti della media.